Il terminal crociere spezzino smorza le rassicurazioni dell’Adsp sugli approdi
Scct: “Bene le prove di accosto, ma nessuna garanzia su fattibilità e tempi del dragaggio del canale di accesso, indispensabile per il traffico”

Il secondo tentativo dell’Autorità di sistema portuale di La Spezia di rassicurare sulla piena operatività delle banchine dedicate alle crociere nella stagione incipiente non ha soddisfatto il terminalista Scct – Spezia & Carrara Cruise Terminal, joint venture fra Costa Crociere, Msc Crociere e gruppo Royal.
“Se da un lato le simulazioni hanno confermato la possibilità di accosto delle navi al molo Garibaldi ovest durante le fasi di costruzione del nuovo molo crociere, dall’altro è stato anche accertato che tale operatività risulta condizionata dallo svolgimento di due fondamentali fasi di dragaggio del canale di accesso al porto” ha scritto la società in una nota.
“In particolare, le simulazioni hanno dimostrato l’imprescindibilità di questi interventi su un’area individuata congiuntamente dai tecnici in sede di riunione. Tale area si sviluppa parallelamente al prolungamento del nuovo molo crociere e interseca il limite sud-est del vecchio canale Ferruzzi con un’inclinazione di 45° e per un’estensione di circa 550 metri. Queste operazioni risultano necessarie per soddisfare i più elevati standard di sicurezza richiesti dal mercato”.
Il tema, come aveva ricordato SHIPPING ITALY chiedendo (invano) precisazioni all’Adsp, è legato al piano di dragaggi che l’ente avrebbe dovuto predisporre entro la metà di gennaio, per sottoporlo all’iter approvativo accelerato consentitole dall’ultimo Decreto ambiente, convertito in legge a dicembre, di cui ancora oggi nulla è stato reso noto: “L’eventuale mancata o ritardata esecuzione dei dragaggi – i cui tempi previsti non sono, ad oggi, noti – comporterebbe un concreto rischio di perdita immediata di volumi di traffico significativi, con inevitabili ricadute negative sul porto e sull’intero indotto economico” ha perentoriamente concluso Scct.
A.M.
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