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Tre compagnie italiane nella ‘Top 20’ mondiale dei traghetti
The compagnie di navigazione italiane, Grimaldi Group, Grandi Navi Veloci e Onorato Armatori, figurano all’interno della classifica dei primi 20 player mondiali attivi nel mercato dei traghetti appena stilata dalla rivista specializzata Shippax. Per quanto concerne la stazza lorda delle rispettive flotte, il primo posto è del Gruppo Stena (976.069 tonnellate di stazza), seguita in […]
The compagnie di navigazione italiane, Grimaldi Group, Grandi Navi Veloci e Onorato Armatori, figurano all’interno della classifica dei primi 20 player mondiali attivi nel mercato dei traghetti appena stilata dalla rivista specializzata Shippax.
Per quanto concerne la stazza lorda delle rispettive flotte, il primo posto è del Gruppo Stena (976.069 tonnellate di stazza), seguita in seconda posizione da Grimaldi Group (con 694.085 tonnellate di stazza), mentre terzo è Tallink Group. Quarta e quinta posizione rispettivamente per Onorato Armatori, dunque Moby e Tirrenia (561.107 tonnellate), e Grandi Navi Veloci (506.404 tonnellate). Più in basso in classifica appare anche la compagnia corsa, ma italiana d’adozione e di bandiera, Corsica Ferries la cui flotta di navi vanta una stazza lorda complessiva di 290.960 tonnellate.
Guardando invece alla capacità di trasporto di carichi rotabili la flotta Grimaldi Group compare sempre in seconda posizione (con 58.746 metri lineari di garage in totale), mentre Grandi Navi Veloci scende in sesta posizione (25.353 metri lineari) seguita a breve distanza dal gruppo Onorato Armatori (23.232 metri). Più indietro si trova Corsica Ferries con 11.021 metri lineari di capacità.
Le statistiche di Confitarma (Confederazione Italiana Armatori) dicono che a fine 2019 i traghetti di bandiera italiana erano complessivamente 256 per un totale di 5.129.410 tonnellate di stazza lorda. Di questi, 191 sono unità ro-pax (2.375.046 tonnellate di stazza) e 65 navi ro-ro cargo (2.754.364 tonnellate).
A proposito dell’andamento di mercato nell’ultima relazione di Confitarma si legge che “Il 2019 è stato un anno molto complesso per il settore ro-ro: dopo un inizio di anno molto promettente, si sono susseguiti una serie di fattori che hanno influito sull’andamento di questo mercato: la generale debolezza dell’economia in Europa, con la Brexit che continua a rappresentare una fonte di incertezza, le questioni economiche e politiche in Medio Oriente e nel Mediterraneo Orientale che minacciano la crescita in quelle aree. Per contro,
nel Mediterraneo meridionale, il Marocco e la Tunisia rappresentano opportunità di crescita così come è probabile che continui la crescita del volume in Cina, Vietnam e Filippine. Dal lato dell’offerta, l’espansione della flotta è abbastanza moderata con un orderbook limitato a cui si aggiungerà un certo numero di vendite per demolizione di unità non rispondenti ai requisiti Imo 2020 in quanto non dotate di tecnologie per l’abbattimento delle emissioni. Il portafoglio ordini rimane limitato (circa 34 unità per 130.000 metri lineari) di cui 13 in consegna nel 2020, 16 nel 2021 e 5 nel 2022. In totale, l’orderbook corrisponde a circa il 5% della flotta totale attuale”.
Per quanto riguarda il segmento delle navi ro-pax, la relazione sottolinea come siano “numerose le unità di grandi dimensioni di nuova generazione che verranno consegnate nei prossimi anni con un aumento di circa 85.000 metri lineari di capacità. L’Italia è leader, per numero di navi e tonnellaggio, della flotta mondiale di navi ro-ro cargo e ro-ro passenger/cargo”.