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Rinnovo flotte navali Tpl: comincia la Regione Siciliana con due navi

Riprende l’iter per il rinnovo della flotta navale impiegata in Italia nel trasporto pubblico locale. A fare un deciso passo in avanti è ora la Regione Siciliana, che sin da subito è apparsa come quella più di altre pronta ad avviare il programma, per il quale il Ministero dei trasporti aveva stabilito uno stanziamento complessivo […]

di Nicola Capuzzo
5 Marzo 2021
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Riprende l’iter per il rinnovo della flotta navale impiegata in Italia nel trasporto pubblico locale.

A fare un deciso passo in avanti è ora la Regione Siciliana, che sin da subito è apparsa come quella più di altre pronta ad avviare il programma, per il quale il Ministero dei trasporti aveva stabilito uno stanziamento complessivo da 262 milioni di euro originariamente previsto per il periodo 2017-2030.
Alla fine di febbraio l’ente e lo stesso ministero hanno infatti siglato la relativa convenzione, che definisce tempi, modalità e obblighi per le forniture di navi in questione. Da notare innanzitutto l’importo della concessione stabilito in circa 142,969 milioni di euro.
Il secondo elemento di rilievo è il numero e il tipo di unità che l’atto andrà a finanziare: due navi di cosiddetta classe A (ovvero mezzi passeggeri impiegati in viaggi nazionali nel corso dei quali navigano a una distanza superiore alle 20 miglia dalla linea di costa). Nella delibera della Giunta regionale siciliana 22 del 21 gennaio 2021 che è stata alla base della stessa convenzione con il Mit, l’ente infatti spiegava: “Tenuto conto delle priorità afferenti al rinnovo della flotta, appare necessario e urgente, al fine di assicurare i collegamenti con le isole minori, destinare le attuali risorse disponibili all’acquisto di due mezzi di classe A (navi passeggeri impiegate in viaggi nazionali nel corso dei quali navigano a una distanza superiore alle 20 miglia dalla linea di costa, ndr)”), rinviando invece “a una fase successiva l’acquisto dei mezzi veloci e della unità di classe B (navi da passeggeri adibite a viaggi nazionali nel corso dei quali navigano a una distanza massima di 20 miglia dalla linea di costa, ndr)”.
Da notare tra parentesi anche che questa allocazione rappresenta un cambio di rotta rispetto a quanto la stessa Regione Siciliana aveva indicato in un precedente schema di convenzione, approvato solo poche settimane prima (con la deliberazione n. 565 del 3 dicembre 2020), che invece prevedeva “l’acquisto di una unità navale di classe A, una unità navale di classe B e due unità veloci”.

Proseguendo nella lettura della convezione, un altro elemento di rilievo si ritrova nelle tempistiche. Il documento infatti precisa che “La Regione si impegna ad assumere […] le obbligazioni giuridicamente vincolanti (Ogv) inerenti alle forniture oggetto della presente convenzione, entro il 31 dicembre 2022”, mentre il “termine previsto per il completamento delle forniture è fissato al 31/12/2025”.

Questi dunque i dettagli principali di quello che rappresenterà il primo step di un ampio programma pubblico-privato di rinnovo delle flotte marittime impiegate nei servizi di trasporto pubblico locale in Italia.
Nell’ottobre 2019, a quasi un anno e mezzo di distanza dal primo annuncio del Ministero dei trasporti che informava circa lo stanziamento pubblico da 262 milioni di euro originariamente previsto per il periodo 2017-2030 e destinato al rinnovo delle flotte adibite ai servizi di Tpl, era arrivato a compimento l’iter del Decreto ministeriale n.52/2018 (poi modificato dal n.397/2019) e registrato dal dicastero romano dopo aver ottenuto il via libera anche della Corte dei conti.

Il Decreto stabiliva modalità e procedure per l’utilizzo delle risorse sul “Fondo finalizzato all’acquisto diretto, ovvero per il tramite di società specializzate o al noleggio dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale e regionale” pari a 250 milioni di euro per il periodo dal 2020 al 2030. Nella norma si stabiliva che il fondo fosse finalizzato “all’acquisto diretto, ovvero per il tramite di società specializzate o al noleggio dei mezzi adibiti al trasporto pubblico locale e regionale”.

I primi ordini di navi erano attesi dalla Regione Siciliana per Siremar già nel 2020, al netto dell’emergenza Coronavirus che però nel frattempo era dilagata. Al riguardo il governatore della Sicilia, Nello Musumeci, aveva annunciato l’acquisto di tre navi e due aliscafi da mettere al servizio delle isole minori della Sicilia, precisando che due imbarcazioni sarebbero state destinate alle Pelagie e alle Eolie, la terza all’isola di Pantelleria mentre gli aliscafi avrebbero operato negli arcipelaghi.

La società di progettazione navale triestina Naos Ship & Boat Design lo scorso marzo aveva anche reso pubblici alcuni dettagli della prossima serie di traghetti, spiegando che le nuove costruzioni saranno classificate dal Rina, avranno doppia propulsione a diesel e a gas naturale liquefatto, e potranno accogliere a bordo circa 600 passeggeri e 114 auto. Dal punto di vista tecnico le navi avranno lunghezza appena inferiore ai 110 metri, larghezza quasi 20, pescaggio 4,65 metri, stazza lorda pari a 8.000 tonnellate e velocità di servizio di 16,5 nodi.

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