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“Troppo pochi 65 milioni di euro per costruire le navi ro-pax per la Regione Siciliana”

La gara avviata a maggio dalla Regione Siciliana per il rinnovo della sua flotta navale impiegata nel trasporto pubblico locale suscita diverse perplessità, almeno tra alcuni dei potenziali interessati. Tra le richieste di chiarimento pervenute all’ente – che mira a far costruire due navi ro-pax di classe A, che possano cioè superare le 20 miglia […]

di REDAZIONE SHIPPING ITALY
25 Giugno 2021
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Siremar

La gara avviata a maggio dalla Regione Siciliana per il rinnovo della sua flotta navale impiegata nel trasporto pubblico locale suscita diverse perplessità, almeno tra alcuni dei potenziali interessati.
Tra le richieste di chiarimento pervenute all’ente – che mira a far costruire due navi ro-pax di classe A, che possano cioè superare le 20 miglia di distanza dalla costa, che saranno impiegate sulla Trapani – Pantelleria e sulla Porto Empedocle – Lampedusa  – ce n’è infatti una inviata da un cantiere navale secondo il quale la cifra messa sul piatto dalla Regione (65 milioni di euro per unità) sarebbe troppo bassa.

“Essendo noi specializzati in questa tipologia di navi, facciamo notare che tutti i cantieri interpellati NON riescono a presentare quotazioni per nave inferiori a euro 65 milioni in quanto la specifica tecnica da voi proposta è per nave di un valore economico molto più alto” si legge nel documento, in cui le osservazioni sono riportate in forma anonima.
La stessa società lamenta inoltre l’impossibilità di avere accesso a indicazioni più dettagliate, sia da parte dello “studio tecnico” nominato dalla stessa Regione Siciliana (la triestina Naos Ship and Boat Design, ndr) che “non ha la disponibilità dei piani costruttivi della nave o al momento non ritiene opportuno trasmetterli”, sia poiché più in generale “non si ritiene opportuno al momento rispondere a tutte le domande tecniche che i cantieri hanno posto e alle quali non è stata data alcuna risposta”, elementi che portano il cantiere il questione a giudicare il bando come “carente”.
A queste osservazioni, la Regione ha risposto evidenziando che gli importi sono stati determinati dall'(allora) Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il quale ha aggiunto “il progetto delle navi è indicativo di tipologia e dimensioni, che i cantieri possono modificare con le migliorie da apportare in sede di gara”.

La necessità di maggiori dettagli tecnici, così come alcune osservazioni critiche rispetto alle indicazioni del bando anche in relazione agli importi disponibili, risultano però presenti anche in un’altra richiesta di chiarimenti.
In questo caso la società interessata ha posto quesiti (in lingua inglese) tra le altre cose rispetto all’altezza massima di 20 metri della nave in vista dei suoi attracchi a Lampedusa (si suppone in relazione alle limitazioni connesse alla presenza del vicino aeroporto nell’isola), all’utilizzo di acciaio ad alta resistenza (non possibile, secondo la società, considerato il livello di prezzi indicato) e rispetto all’impianto fotovoltaico (la cui potenza, 70 Kw, non potrebbe essere raggiunta data una superficie di 500 metri quadrati).

Anche in questo caso la Regione Siciliana, tramite il responsabile unico del procedimento, ha però indicato che “le informazioni tecniche richieste attengono alla progettazione esecutiva, che rimane a carico dell’aggiudicatario” e che “il proponente può proporre, liberamente, soluzioni migliorative al progetto di massima”. Sempre però, pare di capire, a patto di non sforare rispetto agli importi stabiliti.

Secondo quanto stabilito dalla procedura (che stabilisce un importo a base di gara di 130 milioni di euro oneri per la sicurezza inclusi, e prevede come criteri per l’aggiudicazione l’offerta tecnica e il prezzo, nella misura rispettivamente del 70% e del 30% ), i due ro-pax adibito al trasporto pubblico locale per conto della Regione Siciliana saranno realizzati sulla base del progetto Naos P364 elaborato da Naos Ship and Boat Design e, per tutto quello che invece non è precisato, dovranno avere come ‘nave riferimento’ la Elio (di Caronte & Tourist). Le due unità saranno “a propulsione Diesel/Elettrica/Lng (Df)”, con lunghezza di 133 metri e larghezza massima di 24,4, nonché in grado di raggiungere una velocità di 19 nodi “con il 100% della potenza nominale del propulsore”.
Dal punto di vista della capacità di carico, ognuna delle due dovrà poter trasportare 1.000 persone (di cui 45 membri dell’equipaggio; in particolare sarà dotata di 344 letti bassi per ospiti, in 105 cabine). In caso di trasporto di merci pericolose, il numero massimo dovrà essere ridotto anche sulla base del tipo di prodotti trasportati. La costruzione dovrà prevedere inoltre la realizzazione di due ponti per il carico di rotabili: uno, riservato solo alle auto e dall’altezza più bassa, dovrà poterne ospitare 58 (265 metri di carico lineare), l’altro avrà una capacità di 650 metri di carico lineare destinata ai trailer e di 770 metri per le auto (157 unità).

Relativamente alla procedura, resta da evidenziare che questa si chiuderà come previsto il prossimo 29 giugno. Il responsabile unico del procedimento ha infatti disposto di non accogliere una richiesta di proroga di 60 giorni pervenuta all’ente.

F.M.

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