Sostegni-bis: aiuti a navi da crociera ed ex Cict, stazioni marittime all’asciutto
Non ha passato (per ora) il vaglio della Commissione Bilancio della Camera, impegnata nel processo di conversione in legge del DL Sostegni bis, varato dal Governo a fine maggio, l’emendamento, proposto da più parti, per abbattere i canoni concessori dei terminal passeggeri in ragione del pressoché totale azzeramento del traffico crocieristico e della consistente riduzione […]

Non ha passato (per ora) il vaglio della Commissione Bilancio della Camera, impegnata nel processo di conversione in legge del DL Sostegni bis, varato dal Governo a fine maggio, l’emendamento, proposto da più parti, per abbattere i canoni concessori dei terminal passeggeri in ragione del pressoché totale azzeramento del traffico crocieristico e della consistente riduzione di quello passeggeri causati dalla pandemia.
Dura la nota rilasciata al riguardo da Assiterminal, che ha accusato il Ministero dell’Economia e delle Finanze dello stop al provvedimento: “La proposta normativa è stata formulata sulla falsa riga di quella del 2020 tenendo conto che le ADSP, attraverso il mero utilizzo di una piccola parte dei loro avanzi di amministrazione, avrebbero potuto compensare la situazione evidente e eclatante dei terminal crociere fermi da 18 mesi!”
Uno smacco che all’associazione fa ventilare ipotesi di proteste clamorose: “Dobbiamo fermare i porti e quel poco di ripartenza delle crociere per svegliare le coscienze dei palazzi? Forse il fatto di non essersi mai fermati ha fatto passare un messaggio sbagliato. Forse non si è neppure capito che chi si è dovuto fermare non è ancora ripartito e chiederà probabilmente in Europa di aprire l’ennesimo fascicolo su questo settore, ma nel frattempo dovrà aprire contenziosi in Italia e nei porti per far valere il suo diritto a sopravvivere”.
In tema di trasporti alcuni emendamenti hanno invece superato il primo step. È il caso dell’esenzione dalla debenza della tassa di ancoraggio per le navi da crociera nel 2021 (con previsione di restituzione a chi l’abbia già versata e compensazione di 2,2 milioni di euro complessivi alle Autorità di Sistema Portuale che saranno private di tale entrata).
In ambito di lavoro portuale vi sono 4 milioni per finanziare un’indennità di mancato avviamento, pensata ad hoc, sul modello di quella normalmente percepita dai fornitori di manodopera temporanea portuale (articoli 17) per i lavoratori dell’ex terminal Cict di Cagliari rimasti senza cassa integrazione da fine 2020, che potranno usufruire del beneficio rinunciando però alla Naspi. 1,5 milioni di euro è invece la cifra stanziata per i lavoratori di Funivie Spa di Savona. Accontentati anche gli autotrasportatori, per i quali sono stati stanziati 6 milioni di euro a compensazione delle imposte sul reddito pagate sui ristori ottenuti sulla base del Decreto Genova.
Nessuna modifica per ora alle norme originariamente inserite nel DL: utilizzo di eventuali risorse residuate dai 24 milioni stanziati nel 2020 dal DL Rilancio per compensare gli ormeggiatori delle minori prestazioni fornite nel 2020 rispetto al 2019, attribuendoli alla categoria con la medesima ratio; prolungamento a tutto il 2021 della decontribuzione dei marittimi (ex art.6 della Legge sul Registro Internazionale) impiegati su navi iscritte nelle matricole nazionali esercenti attività di cabotaggio, di rifornimento dei prodotti petroliferi necessari alla propulsione ed ai consumi di bordo delle navi, nonché’ adibite a deposito ed assistenza alle piattaforme petrolifere nazionali; stanziamento di 150 milioni di euro a favore di Rfi – Rete Ferroviaria Italiana, affinché il gestore della rete applichi fra maggio e settembre di quest’anno uno sconto sul pedaggio per le tracce pari al 100% del mark-up sul costo vivo, tanto per i servizi passeggeri non sottoposti ad obbligo di servizio pubblico quanto per i servizi merci (misura anche questa già applicata nel 2020).
A.M.
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