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Marittimo morto a Livorno: da Usb una segnalazione alla Capitaneria sulla velocità di un’altra nave
Fra le possibili cause dell’incidente mortale occorso due giorni fa nel porto di Livorno a bordo della nave cisterna Meligunis M operata da Augusta Due e costato la vita a un marittimo di nazionalità filippina, potrebbe esserci l’elevata velocità a cui è transitata un’altra nave nei momenti appena antecedenti l’accaduto. Lo riferisce il sindacato dei […]

Fra le possibili cause dell’incidente mortale occorso due giorni fa nel porto di Livorno a bordo della nave cisterna Meligunis M operata da Augusta Due e costato la vita a un marittimo di nazionalità filippina, potrebbe esserci l’elevata velocità a cui è transitata un’altra nave nei momenti appena antecedenti l’accaduto.
Lo riferisce il sindacato dei lavoratori Usb di Livorno che proprio per questo ha effettuato un’apposita segnalazione alla locale Capitaneria di Porto che ha già avviato un’indagine per accertare le possibili cause dell’incidente mortale.
“Questa mattina, presso la sede Usb, è arrivata una segnalazione anonima da parte di un lavoratore presente al momento dell’incidente in cui ha perso la vita un marittimo. L’ennesimo incidente mortale nel nostro scalo” si legge nel messaggio del sindacato. Che poi prosegue aggiungendo: “Sembrerebbe che pochi istanti prima della rottura del cavo di ormeggio sia transitata una nave, in entrata o in uscita, a velocità troppo sostenuta. Tale eccessiva velocità potrebbe aver causato uno spostamento repentino della petroliera Meligunis M in quel momento in fase di ormeggio”.
Usb poi precisa: “Non possiamo sapere se effettivamente questo fatto possa essere la causa (o la concausa) di quanto accaduto martedì scorso alla darsena Petroli. Dovranno essere gli organi competenti a far luce in tal senso. Usb ha contattato immediatamente la Capitaneria di Porto di Livorno per comunicare la segnalazione ricevuta”.
Il sindacato coglie però l’occasione per sottolineare che “molto spesso armatori e terminalisti, e i loro reponsabili in loco, fanno pressioni affinché le operazioni di carico e scarico siano effettuate sempre più velocemente. Tale meccanismo ha prodotto, negli ultimi anni, un sensibile peggioramento delle condizioni di lavoro e, a nostro avviso, anche di sicurezza. Straordinari, slittamenti d’orario, carichi di lavoro. Tutto ciò per guadagnare più tempo possibile. Non ci meraviglierebbe, quindi, se molto spesso anche i limiti di velocità delle navi all’interno dello scalo non siano sempre rispettate”.
Usb ha confermato lo sciopero generale dell’11 ottobre e invita i lavoratori portuali “a lanciare un segnale forte dopo l’ennesimo incidente mortale nel nostro scalo”.