Superato su una nave di d’Amico il test con l’utilizzo di una miscela di biocarburante
La sperimentazione è stata condotta tra giugno e luglio 2021 a bordo della product tanker Cielo di Rotterdam seguendo le normative e linee guida comunitarie in materia di combustibili per il calcolo delle emissioni di CO2
Il Gruppo d’Amico Società di navigazione, insieme ad Abs, Lr Fobas, Man Energy Solutions, Rina, il Registro Liberiano e Trafigura, ha annunciato i risultati (positivi) del progetto di decarbonizzazione della strategia di ciclo di vita, il Jont Industry Project (Jip), lo studio condotto con operatori interessati a esplorare tutte le opzioni per la decarbonizzazione nel trasporto marittimo avviato nel giugno 2021. Lo scopo è stato quello di testare una miscela di biocarburante (B30) derivata da materie prime rinnovabili per alimentare una nave product
tanker LR1 della flotta d’Amico e il test finale condotto ha dato risultati “decisamente positivi confermando la riduzione delle emissioni di C02, sia relative che assolute, ed emissioni di NOx stabili” si legge in una nota.
“Questo risultato ha dimostrato – continua l’azienda armatoriale – che le miscele di biocarburante B30 costituiscono una soluzione pratica, conforme al regolamento europeo sull’uso di carburanti rinnovabili a basso contenuto di carbonio nel trasporto marittimo (Fuel Eu) che entreranno in vigore dal 1° gennaio 2025”. I test “hanno anche dimostrato che, a condizione che la produzione di materie prime a livello globale possa soddisfare la domanda, l’aggiunta della miscela di biocarburante come ‘drop in’ ai carburanti marittimi tradizionali rappresenta una misura valida per ridurre le emissioni sul tonnellaggio esistente”.
Più nel dettaglio: i test sono stati condotti tra giugno e luglio 2021 a bordo della LR1 product tanker Cielo di Rotterdam del Gruppo d’Amico seguendo le normative e linee guida comunitarie in materia di combustibili per il calcolo delle emissioni di CO2 (Fuel Eu), ricorrendo all’analisi well-to-wake. La miscela di biocarburante B30 è stata fornita da Tfg Marine, joint venture di Trafigura per la fornitura e l’approvvigionamento di carburante marittimo nella regione Amsterdam – Rotterdam – Anversa (ARA).
Questi i risultati:
– una riduzione del 4,3% delle emissioni di CO2 per tonnellata di combustibile e un conseguente miglioramento del CII di 3,99 (Carbon Intensity Indicator, gCO2/tonnellate di portata lorda-miglia);
– la conferma da parte dell’amministrazione di bandiera e dalla classe che l’uso della miscela di biocarburante B30 non influisce sulla certificazione Tier II dei motori per la conformità NOx;
– una riduzione effettiva delle emissioni di CO2 pari al 25,3% per tonnellata di combustibile, applicando la metodologia Defra.
Questa metodologia è stata utilizzata in previsione dell’approvazione del quadro di analisi well-to-wheel (Wtw) da parte dell’Organizzazione marittima internazionale (Imo), e in attesa di chiare indicazioni dall’Imo su quale metodologia sarà applicata. Tali risultati, ottenuti in anticipo rispetto all’entrata in vigore della nuova normativa, hanno già permesso al gruppo armatoriale romano di certificare attraverso l’amministrazione di bandiera tutte le sue navi LR1 affinché possano operare permanentemente con la miscela di biocarburante B30. Il Gruppo intende anche certificare l’intera flotta e, nel corso del 2022, vuole testare i biocarburanti B40 e B50 adottando la stessa metodologia.
“Le miscele di biocarburanti sono una delle strategie di decarbonizzazione che d’Amico sta esplorando per il tonnellaggio esistente” ha spiegato Salvatore d’Amico, fleet lirector del Gruppo d’Amico. “Pur continuando a monitorare attentamente lo sviluppo di futuri combustibili alternativi e di nuove tecnologie per la propulsione e a investire in soluzioni digitali innovative, crediamo che l’utilizzo della miscela di biocarburante possa accelerare la decarbonizzazione del trasporto marittimo con un effetto immediato sul tonnellaggio esistente”.
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