Via libera di Bruxelles agli aiuti a terminalisti e imprese portuali italiane per il 2021
Lo sconto sui canoni (22,4 milioni in tutto) è stato definito conforme alla normativa europea sugli aiuti di Stato
La Commissione Europea ha approvato le misure varate lo scorso novembre dal Governo col Dl Infrastrutture per sostenere i concessionari portuali, estendendo al 2021 quanto disposto nel 2020 dal Dl Rilancio, che ha consentito alle Autorità di Sistema Portuale di ridurre l’importo dei canoni dovuti dai soggetti autorizzati ex articoli 16, 17 e 18 (imprese portuali, fornitori di manodopera temporanea e terminalisti) a fronte di particolari riduzioni di fatturato.
Curioso come la nota della Commissione denoti la confusione di Bruxelles sull’ordinamento portuale italiano: mentre il titolo riporta correttamente la dicitura di “misura a sostegno dei concessionari portuali”, il testo parla di “misura a sostegno delle Autorità portuali”, alle cui spese è invece stato decretato l’aiuto in favore delle imprese.
“La Commissione – si legge ancora nella nota – ha constatato che il regime italiano è conforme alle condizioni del quadro di riferimento temporaneo. In particolare, l’aiuto (i) non supererà i 2,3 milioni di euro per impresa; e (ii) sarà concesso entro il 30 giugno 2022. La Commissione ha concluso che la misura è necessaria, adeguata e proporzionata per porre rimedio a un grave turbamento dell’economia di uno Stato membro, conformemente all’articolo 107, paragrafo 3, lettera b), del Tfue e alle condizioni stabilite nel quadro di riferimento temporaneo. Su questa base, la Commissione ha approvato il regime in base alle norme Ue sugli aiuti di Stato”.
Secondo Bruxelles l’ammontare dello sconti sui canoni concessi ai concessionari italiani è pari a 22,4 milioni di euro.
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