Primo semestre 2022 in recupero per i porti di Genova e Savona
Determinante in entrambi gli scali la ripartenza della movimentazione di oli minerali. Riprende anche quella dei passeggeri
Il valore complessivo non è ancora arrivato a quello del 2019 (-3,5%), ma il primo semestre ha fatto registrare un significativo incremento nei traffici del porto di Genova rispetto ai primi sei mesi del 2021.
Lo si evince dai dati pubblicati dalla locale Autorità di Sistema Portuale. Le 26.328.274 tonnellate valgono infatti un +6% sul primo semestre dell’anno scorso. Fra le merceologie più pesanti, decisivo il +13,7% degli olii minerali, ma anche container e traffico convenzionale fanno registrare valori positivi: +4,1% nel primo caso (malgrado la diminuzione dell’1,7% in termini di Teu) e +3,8% nel secondo. Male i siderurgici (-13,3%) sempre più lontani dal milione di tonnellate, mentre prosegue il ritorno alla normalità del traffico passeggeri: con 555mila unità quello passeggeri si avvicina ai livelli prepandemici (589mila nel 2019), mentre con 280mila i crocieristi restano lontani dai 578mila di tre anni fa, ma sono più di 4 volte i 55mila del primo semestre 2021.
Quanto a Savona e Vado Ligure, che l’anno passato già avevano sfiorato i livelli del 2019, li hanno ormai ampiamente superati: 7,9 milioni di tonnellate (+13% rispetto al prepandemia e +20,6% rispetto al primo semestre 2021). Anche qui determinante la ripartenza degli oli minerali, con 3,2 milioni di tonnellate (+36,8%) mentre in rapporto ai primi sei mesi del 2021 crescono del 15% i container (+11,5% come Teu) e del 5,2% il traffico convenzionale (insieme valgono altri 3,5 milioni di tonnellate). Come a Genova passeggeri dei traghetti quasi in linea con il 2019 (97mila contro 102mila), mentre la ripresa delle crociere è più lenta (120mila contro 282mila).
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