Traffico traghetti nel 2022 superiore del 15% a quello del pre-pandemia
Secondo l’ultimo report del Mit per i crocieristi il gap con il 2019 è stato invece ancora del 33%
L’ultimo report trimestrale elaborato dall’Osservatorio sulle tendenze di mobilità durante l’emergenza sanitaria del Covid-19 del Mit – nato come strumento di analisi proprio durante l’emergenza sanitaria – certifica come il traffico passeggeri su traghetti in Italia sia stato nel 2022 nettamente superiore a quello dell’era pre-covid, mentre il segmento delle crociere abbia ancora molta strada da recuperare.
Sul primo fronte il report mostra – sulla base di dati forniti delle Autorità di Sistema Portuale – come sia stata particolarmente forte la spinta registrata verso la fine dello scorso anno. Dopo una crescita del 15% nel terzo trimestre, il comparto traghetti nel quarto ha infatti mostrato un avanzamento del 34% nel numero di passeggeri sui risultati del 2019. L’anno viene chiuso con un complessivo +15% (dopo i ‘rossi’ del 2021 e del 2020, in cui il divario era del 10% e del 29% rispettivamente).
Per il crocierismo invece come detto i numeri restano ancora negativi. Nel terzo trimestre i traffici di passeggeri sono stati ancora inferiori del 19% a quelli dell’analogo periodo del 2019, mentre nel quarto la differenza è stata negativa per il 26%. Complessivamente il 2022 viene archiviato con il 33% di passeggeri in meno sul pre-pandemia (a fronte però di gap che nel 2021 e nel 2020 erano stati nell’ordine dell’82% e del 95%). Confrontando però la situazione del quarto trimestre 2022 con quella di un anno prima è comunque evidente la ripresa, con crocieristi in recupero del 162% (mentre i passeggeri di traghetto aumentano del 35%).
Passando al traffico stradale, il report del Mit mostra come pure per il comparto dei veicoli pesanti il 2022 sia stato l’anno del superamento dei livelli del 2019, dopo il pareggio raggiunto nel 2021. Complessivamente, sulla rete Anas la crescita è stata del 4% sul dato pre-pandemico (contro lo 0% del 2021 e il -9% del 2020) mentre su quella delle autostrade in concessione l’incremento rilevato è del 3% (a fronte di uno 0% osservato nell’anno precedente e del –14% del 2020).
Per quel che riguarda il solo quarto trimestre, emerge una lieve divergenza tra i dati dei gestori. Anas rileva un +1% rispetto al 2019 (+2% nel terzo trimestre dell’anno), mentre sulla rete delle autostrade in concessione il dato è positivo per il 5%. Messo a confronto invece con l’analogo periodo del 2021, il quarto trimestre dello scorso anno rimanda una situazione di stabilità (0% di variazione secondo Anas, -1% secondo Autostrade).
Una lieve crescita emerge infine guardando al trasporto aereo delle merci. Il 2022 si chiude secondo il report del ministero delle infrastrutture e dei trasporti con volumi superiori dell’1% rispetto a quelli del 2019 (mentre l’anno prima il gap era del -1% e nel 2020 del -24%). Negativo però il dato del quarto trimestre dell’anno pari al -4% dopo un terzo trimestre in pareggio.
F.M.
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