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Assiterminal impugnerà i rincari dei canoni demaniali ma il Mit è pronto a risolvere il caso

Rixi ha preannunciato un’imminente circolare interpretativa che indicherà alle Adsp di applicare i rincari solo al minimo inderogabile. Alcuni terminalisti però hanno già pagato

di Nicola Capuzzo
18 Aprile 2023
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Roma – Il sentitissimo (per i terminalisti portuali) caso dell’aumento dei canoni di concessione demaniale (+25%) nei porti italiani ha tenuto banco al convegno sulla portualità italiana organizzato da Assiterminal anche se il contrattacco legale (già preparato da Lca Studio legale) forse potrebbe non servire.

Luca Becce, presidente di Assiterminal, intervistato da Umberto Masucci (presidente di F2i Holding Portuale e dei Propeller Clubs italiani), a proposito dell’aumento dei canoni di concessione previsto dall’ultima Legge Finanziaria (per effetto dell’applicazione di un meccanismo di rivalutazione al trend inflattivo degli “affitti” dovuti dai terminalisti che include un paniere di beni nei quali è incluso ad esempio anche il gas), ha promesso battaglia in tribunale: “Assiterminal era andata al Ministero dei Trasporti già prima delle ultime elezioni perchè già fra il 2021 e il 2022 c’era stato un aumento. Quello di quest’anno è stato poi del 25,15%. Lo scorso 18 Gennaio, poi, siamo tornati al Ministero dei trasporti chiedendo di applicare l’aumento dei canoni solo al valore minimo inderogabile (come avviene per i balneari) ed era stata annunciata una lettera dal dicastero verso le Autorità di sistema portuale ma fino ad oggi nulla è successo. Noi come Assiterminal cerchiamo sempre di dialogare però se a questo punto non esiste altra possibilità faremo come Assomarinas e impugneremo presso ogni Autorità portuale questi aumenti”.

Il viceministro Edoardo Rixi, durante il dialogo pubblico con il presidente di Assiterminal Luca Becce, ha spiegato che “si riuscirà a mettere un pezza in extremis” a questa vicenda, assicurando che il testo della circolare interpretativa rivolta alle Autorità di sistema portuale “è pronta da tempo” (dentro c’è scritto di applicare come richieesto dai terminalisti l’aumeento del canone solo al valore minimo inderogabile della concessione) ma “deve passare il vaglio del Ministero dell’economia e delle Finanze. Siamo alle virgole…”. Lo stesso Rixi ha spiegato che ad Assoporti è stato chiesto di indicare alle Adsp di prendere tempo e attendere il più possibile prima di procedere all’applicazione di questi aumenti dei canoni (in attesa appunto di novità da Roma) ma alcuni dei terminalisti aderenti ad Assiterminal presenti in sala hanno detto (a microfonti spenti) di aver già ricevuto e pagato il conto presentato dalla propria Adsp competente per evitare di vedersi applicare tassi di mora per il ritardo nel saldo di quanto dovuto. Dunque, se anche il dicastero romano riuscirà effettivamente a minimizzare gli effetti dell’atteso rincaro, ci saranno terminal portuali che il conto l’avranno ne frattempo già pagato aprendo così a un’ulteriore difformità di applicazione delle norme fra diversi porti italiani o anche fra terminal dello stesso scalo (fra chi ha già pagato il canone maggiorato e chi no).

Di certo Assiterminal non si farà sorpendere al prossimo ‘adeguamento Istat’ per il quale ha già chiesto al Ministero dei Trasporti una modifica del paniere di beni e servizi inseriti nei metodi di calcolo delle rivalutazioni annuali dei canoni demaniali dovuti.

A proposito sempre del futuro prossimo della categoria, il direttore generale di Assiterminal, Alessandro Ferrari, ha annunciato che, “insieme alle altre associazioni che firmato il contratto collettivo nazionaale dei porti, abbiamo condiviso il progetto di creare una convenzione con il Rina per promuovere sistemi di gestione comuni rivolti al personale con l’obiettivo di favorire la semplificazione e avere un unico punto di vista e linee guida uniformi”. Non è tutto: “Abbiamo anche proposto che l’adozione di questo sistema di gestione condiviso possa diventare un fattore premiante per il rilascio delle concessioni. Anche queesto serve per fare passi in avanti e alzarezanche  l’asticella” ha commentato ancora Ferrari.

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