La sosta in rada delle navi da crociera del gruppo Norwegian Cruise Line Holdings passa da essere una soluzione sperimentale e temporanea a una pratica istituzionalizzata e consolidata.

E’ questo il senso dell’accordo firmato tra Comune di Venezia e il colosso che controlla i marchi Oceania Cruises, Regeen Seven Seas e Norwegian Cruise Line “per la promozione e la salvaguardia di Venezia in attesa del nuovo terminal crociere a Marghera”. L’intsa prevede l’arrivo di “navi più piccole, numero contingentato di approdi in rada, gestione dei flussi, sensibilizzazione dei passeggeri alla campagna #EnjoyRespectVenezia e 600.000 euro all’anno per partecipare l’animazione culturale e sociale della città”.

Una nota spiega che “la Giunta del Comune di Venezia ha ratificato” questo “accordo con la società Norwegian Cruise Line Holding (Ncl) finalizzato alla promozione e salvaguardia della città, al fine di promuovere un turismo di qualità, finalizzato alla tutela del patrimonio culturale, architettonico e paesaggistico della laguna, promuovendo una distribuzione nel tempo e nello spazio dello stesso”. Un accordo che almeno temporaneamente consente alla compagnia di bypassare totalmente la soluzione rappresentata dagli approdi diffusi a Marghera (nei terminal container) e a Fusina utilizzando invece i lancioni garantiti da Venezia Terminal Passeggeri per il trasferimento dei passeggeri dalla nave alla fonda alla città di Venezia.Secondo questo accordo Ncl si impegna “a compiere una serie di azioni positive”, tra cui: “utilizzare navi con massimo 100.000 tonnellate di stazza lorda; ormeggiarle oltre le 2 miglia nautiche da Punta Sabbioni per non ostacolare le attività delle spiagge; limitare le toccate a un massimo di 15 l’anno e non superiori a 3 per mese; escludere i fine settimana, i festivi e i pre-festivi, al fine di evitare congestionamenti di flussi turistici; fornire ai passeggeri già in nave materiale informativo della campagna #EnjoyRespectVenezia finalizzato ad orientare i visitatori verso l’adozione di comportamenti responsabili e rispettosi dell’ambiente e dei suoi abitanti”.

Ncl verserà ogni anno per i tre anni di durata dell’accordo la somma di 600 mila euro per sostenere attivamente la vita culturale e sociale della Città di Venezia, indipendentemente dal numero di toccate effettuate. La compagnia, inoltre, ha sempre aderito all’accordo volontario per i porti di Venezia e Chioggia definito ‘Venice Blue flag’, con il quale si è impegnata che le proprie navi in arrivo cambino il combustibile utilizzato in navigazione con uno a più basso contenuto di zolfo (non superiore allo 0,1% in massa), prima dell’ingresso dei vettori nell’area Ats di Venezia. Non da ultimo Ncl ha espresso l’intenzione di rafforzare la partnership con cantieri navali veneziani (Fincantieri) nata per la costruzione delle navi del gruppo di nuova generazione classe ‘Prima’.

Il patto fra Ncl e il Comune di Venezia “assume caratteristiche di straordinarietà, eccezionalità e temporaneità e avrà durata di tre anni e fino alla realizzazione dell’approdo destinato alle grandi navi da crociera in Laguna a Marghera Canale Nord Lato Nord, evento che costituirà occasione per la revisione delle pattuizioni”. In questo accordo sembra che l’Autortà di sistema portuale del Mar Adriatico Orientale non sia stata direttamente coinvolta.