Fondali bassi ad Ancona, problemi a due portacontainer di Msc
Rimasta insabbiata una prima unità in manovra d’approdo al terminal Act, una seconda sceglie di rinunciare allo scalo. L’Adsp garantisce un intervento immediato sui fondali
Manca un terzo indizio per avere la proverbiale prova di Agata Christie, ma i due verificatisi a stretto giro di posta sono una spia già preoccupante per l’operatività del porto di Ancona e, in particolare, delle banchine dell’Act – Adriatic Container Terminal.
Il Resto del Carlino ha infatti rivelato stamane come nei giorni scorsi una portacontainer di Msc (che è anche azionista del terminal) sia incappata, manovrando per approdare al terminal marchigiano in un problema di insabbiamento, che avrebbe richiesto lunghe manovre prima di esser risolto: nessun danno all’equipaggio né alla nave secondo il quotidiano, ma significativi ritardi nelle operazioni portuali sul carico.
A distanza di pochi giorni, prosegue poi il resoconto, la locale Capitaneria avrebbe avvisato di quanto accaduto un’altra portacontenitori di Msc in arrivo nello scalo, “per declinare qualsiasi responsabilità”. La nave avrebbe quindi rinunciato all’approdo dirigendosi altrove.
“La banchina 26 della darsena commerciale del porto di Ancona è sempre stata pienamente operativa. Stanno continuando le operazioni di imbarco e sbarco senza problemi di sicurezza della navigazione” ha fatto sapere invece la locale Autorità di sistema portuale.
Alla quale “è stato comunicato il 30 gennaio un problema alla banchina 26 dovuto a un accumulo di materiale in un punto specifico della banchina che ha interessato due navi di cui solo una con un relativo verbale ufficiale della Commissione accosti. L’Adsp ha già definito un intervento in urgenza che sarà attivato appena concluso la riunione del tavolo tecnico, convocata per lunedì dagli uffici regionali. In contemporanea – aggiunge l’Adsp anconetana – si è chiuso il lavoro di caratterizzazione dei sedimenti dell’intero bacino portuale di Ancona. Appena le Autorità ambientali regionali consegneranno le tabelle conclusive delle caratterizzazioni, verrà definito dall’Autorità di sistema portuale il programma dei dragaggi, con quote differenziate nei diversi specchi acquei dello scalo. Per la banchina 26 è previsto un escavo a -14 metri. Questo intervento verrà avviato appena saranno concesse, è auspicabile in tempi brevi, le autorizzazioni di competenza regionale”.
Nel bilancio di previsione 2024, l’Adsp ha già previsto l’escavo per l’adeguamento dei fondali antistanti il primo tratto della banchina rettilinea (4,5 milioni di euro), l’approfondimento dei fondali della banchina 26 e delle altre banchine commerciali (12 milioni di euro).
“La programmazione degli interventi di dragaggio nel porto di Ancona è e rimane priorità dell’Autorità di sistema portuale” afferma il presidente della port authority, Vincenzo Garofalo. “Abbiamo previsto, per questo, i necessari investimenti e stiamo realizzando un’incisiva attività di programmazione e di progettazione che consentirà di definire gli opportuni interventi al miglioramento della navigabilità di tutto lo scalo”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY