• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

logo shipping italy
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Porti

Automazione totale sul futuro Molo VIII di Trieste pronto dopo il 2027

Avviato da Hhla l’iter di autorizzazione ambientale con due ipotesi in campo: Automated Stacking Cranes (a pieno regime nel 2033) o Box Bay (nel 2040)

di Redazione SHIPPING ITALY
18 Aprile 2024
Stampa
Molo VIII Box Bay copertina

Arriveranno dopo il 2027 (secondo i programmi) le prime navi al nuovo Molo VIII di Trieste e ad attenderle in banchina ci sarà un numero molto limitato di portuali e piazzali di stoccaggio ad alta automatizzazione (e ad alta specializzazione della forza lavoro).

È quanto Logistica Giuliana, la società controllata dal gruppo tedesco Hhla, ottenute recentemente rassicurazioni sul contributo pubblico all’investimento (ancorché da formalizzare), ha messo per iscritto avviando ieri l’iter autorizzativo del nuovo terminal container del capoluogo giuliano, col deposito al Ministero dell’Ambiente dell’istanza di avvio della consultazione per la definizione dei contenuti dello Studio di Impatto Ambientale, primo step della procedura di Via.

Precisato come per il fronte terra il percorso autorizzativo, già avviato, sia prerogativa dell’Autorità di sistema portuale, la relazione spiega che si stanno valutando due modelli alternativi di attrezzaggio e gestione del terminal, entrambi a elevata automazione e, pur differenti (si veda l’immagine), dimensionalmente compatibili con le previsioni del Piano regolatore portuale.

Da quanto si legge nel documento, entrambe le soluzioni prevedono l’ormeggio contemporaneo di due navi da 24mila Teu, il dragaggio del canale d’accesso a -18 metri, con 300mila metri cubi di fanghi da conferirsi nella vasca di colmata da realizzare in radice del nuovo terminal (ultima fase in tutti i casi), varie strutture ancillari (fra cui un terminal ferroviario privato da 9 binari da 750 metri) e vedrebbero il primo ‘modulo’ operativo nel 2026. Il piazzale e l’accosto attrezzato per ricevere le prime navi sarà pronto nel 2029.

Ma uno è un modello già rodato in Nord Europa, che, realizzato in quattro fasi, arriverebbe alla piena operatività nel 2033. Il secondo sarebbe un primo caso al mondo, capace di garantire minori costi di gestione e di manutenzione, ma richiederebbe più tempo (2040, sei fasi) e, presumibilmente, costi di realizzazione maggiori (anche se il documento non riporta previsioni economiche).

“Il sistema Asc (Automated Stacking Cranes) prevede l’impiego di gru elettriche e automatizzate per lo spostamento dei container posizionate su rotaia. Questa tecnologia consente la totale assenza di personale e ogni scambio fra la quay area (area di banchina di carico e scarico nave) e la stacking area (area di stoccaggio retrostante) può essere fatto con sistemi a guida autonoma (AGVs). Il sistema è ben collaudato nei migliori e più moderni terminal europei e bilancia molto bene l’investimento per infrastruttura e apparecchiature rispetto alla produttività e alla adeguabilità degli allestimenti nel tempo, al crescere atteso dei flussi commerciali”.

Il modello Box Bay, invece, è “un sistema innovativo in cui ogni singolo container è depositato all’interno di una struttura di acciaio (11 livelli in altezza) completamente automatizzata. La soluzione è completamente automatica e presenta i costi più bassi di manutenzione ed esercizio insieme alla più elevata redditività per unità di superficie in pianta impegnata. La struttura così pensata permette diretto accesso a tutti i container senza alcuno spostamento di container eventualmente soprastanti. Non vengono quindi effettuati – è scritto – spostamenti inutili e le gru all’interno del sistema sono completamente elettriche e ottimizzate per ridurre al minimo l’uso dell’elettricità e recuperare l’energia prodotta dal loro movimento e la loro frenata. La soluzione permette inoltre una cospicua produzione di energia (i pannelli fotovoltaici sulla copertura possono produrre quasi il triplo dell’energia che il sistema consuma). Non si avrebbero emissioni luminose e sarebbero attenuati sostanzialmente i rumori dalle pareti chiuse dell’involucro esterno, le acque di pioggia raccolte in copertura avrebbero modo di essere riutilizzate senza trattamenti, essendo captate a quote sostanzialmente esenti dal fall-out atmosferico. La concezione di un terminal basato su tale tecnologia risulterebbe applicata in scala reale per la prima volta nel mondo”.

Fonti vicine al terminal triestino controllato da Hhla fanno sapere che “entrambe le tecnologie assicureranno un altissimo standard di sicurezza sul luogo di lavoro rispetto a un terminal tradizionale, oltreché un impatto ambientale notevolmente ridotto”.

A.M.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
PSA SECH – container banchina gru
La capacità container in eccesso si riversa ora sulle rotte Mediterraneo – Nord America
Sulla tratta ha fatto il loro ingresso 11 portacontainer con capacità di 14-15mila Teu provenienti dal trade Asia - Med
  • container
  • eccesso di stiva
  • Sea-Intelligence
2
Market report
12 Dicembre 2025
Global Order Book 2026 (Courtesy of Boat International Media Limited)
Nove cantieri italiani dominano la classifica delle navi da diporto in costruzione
Azimut Benetti e Sanlorenzo si confermano al vertice del Global Order Book 2026; sale Palumbo Superyachts, scende Cantiere delle Marche,…
  • 2026
  • Azimut Benetti
  • Baglietto
  • Cantiere delle Marche
  • global order book
  • navi da diporto
  • Next Yacht Group
  • Overmarine
  • Palumbo Superyachts
  • Sanlorenzo
  • superyacht
  • Tankoa
  • The Italian Sea Group
2
Market report
11 Dicembre 2025
Nave da crociera MSC – Stazioni Marittime Genova – MSC Crociere
Crociere: sorpasso storico delle cabine con balcone rispetto alle interne
Secondo l'Osservatorio Ticketcrociere il prezzo medio per persona scende a 1.570 euro (-3% sul 2024) nonostante la corsa alla qualità
  • cabine
  • crociere
  • navi da crociera
  • Ticketcrociere
2
Navi
11 Dicembre 2025
Savannah port
Nel 2026 in arrivo un rallentamento degli scambi commerciali secondo Unctad
L'anno in corso si chiuderà invece con il record di 35mila miliardi di dollari, grazie anche a un incremento nelle…
  • scambi commerciali globali
  • Unctad
2
Market report
10 Dicembre 2025
unnamed (2)
Ordini di nuove navi dual fuel a doppia velocità
Le bulker capesize sono la categoria con l’orderbook a doppia alimentazione più ‘pesante’, mentre le tanker vanno a ritmo più…
  • doppia alimentazione
  • dual fuel
  • navi
  • orderbook
  • Veson
1
Market report
10 Dicembre 2025
Il quotidiano online del trasporto marittimo
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)