• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

logo shipping italy
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Market report

In calo nel 2023 l’incidenza dei trasporti su import ed export italiani

Bankitalia riscontra per la modalità aerea una flessione del 29% in ingresso e del 33,8% in uscita

di REDAZIONE SHIPPING ITALY
12 Giugno 2024
Stampa
Cosco Shipping Aries – container – Psa Genova Pra’ (1)

L’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate da e per l’Italia ha toccato nel 2023 il suo punto più basso dall’inizio del millennio, scendendo rispettivamente al 2,5% e al 3,7% (dal 3,1% e 4,2% del 2022). Lo evidenzia l’ultima ‘Indagine della Banca d’Italia sui trasporti internazionali di merci’, pubblicata oggi, riscontrando flessioni per quasi tutte le modalità considerate.

La tendenza, determinata in particolare dalla diminuzione dei noli marittimi, potrebbe però cambiare segno quest’anno, visto la maxi-risalita che queste stesse tariffe stanno vivendo ad oggi. Tanto da portare gli analisti a sottolineare che se queste si dovessero mantenere sui livelli visti nel mese di maggio, bisognerà mettere in conto poco meno di 2 miliardi di euro di extra-costi per le importazioni per il 2024.

Per quel che riguarda il 2023, tuttavia, il livello basso dei noli ha portato a una riduzione del disavanzo dei trasporti mercantili nel loro insieme, che è stato quindi limitato a quota -9,9 miliardi di euro (era di -14 miliardi nel 2022), un risultato a cui però ha contribuito anche l’aumento della quota di mercato dei vettori italiani nel comparto.

Entrando nel vivo dell’indagine (condotta questa volta su 170 aziende attive in Italia, per complessive 6.400 spedizioni-tipo), il primo ambito da trattare è evidentemente quello dei trasporti via nave. Relativamente ai container, oltre che la flessione dei noli (per tutte le aree geografiche) l’analisi ha evidenziato un calo ancora più marcato per i servizi ausiliari e un aumento dei carichi medi per box, fattori che insieme hanno portato quindi le tariffe per tonnellata ai livelli più bassi degli ultimi 20 anni.

Riguardo il trasporto delle rinfuse, che interessa perlopiù le importazioni, l’analisi riferisce di un lieve calo per il settore liquido (in particolare per i prodotti chimici, tra cui il Gnl), anche in relazione a volumi sostanzialmente stabili rispetto al 2022, e di una contrazione più consistente per quelle solide (soprattutto per le granaglie, -30%) per via della minore domanda di materie prime. I costi medi navali bulk, inclusi quelli per i servizi ausiliari, si sono ridotti anche in termini reali, pur rimanendo su livelli elevati nel confronto storico, in particolare per quelli liquidi. Relativamente al general cargo, l’indagine registra una flessione del costo medio per tonnellata (servizi ausiliari inclusi), sia in termini reali che nominali. Più nel dettaglio per il project cargo il decremento è del 14,4% in import e del 15,3% in export, per prodotti chimici e forestali si passa rispettivamente a -27,5% e -25,9%, infine per materiali e tubi metallici si arriva nell’ordine a -32,5% e -30,2%.

Passando poi al trasporto via ro-ro, il report registra invece costi in aumento (in media del 5,6% tra import ed export), ma con andamenti molto diversi tra aree geografiche distinte. In particolare si osservano incrementi marcati da e per i Balcani (+31,6%), la Spagna (+15,9%) e la Grecia (+5,7%) e in misura minore per la Turchia (+2,1%), mentre scendono le tariffe in direzione di Tunisia e Malta (-8,9%) e per il resto del Nord Africa (-2,1%).

Lasciando il trasporto via mare per passare a quello su strada, l’analisi evidenzia per il 2023 un calo nominale dei costi medi del 7% in entrambe le direzioni, un andamento su cui hanno pesato il decremento dei prezzi dei carburanti e, soprattutto, la contrazione dei volumi, come conseguenza della debolezza della domanda. In particolare l’export si ferma a 55,8 milioni di tonnellate (erano 58,6 nel 2022) mentre l’import scende a 67,7 milioni (dai precedenti 69,4 milioni). La flessione dei costi risulta inoltre essere stata maggiore per i carichi parziali (-8,6%) rispetto a quelli completi (-1,9%) e ha interessato quasi tutti i corridoi con alcune eccezioni legate al verificarsi di congestioni (Monte Bianco e San Gottardo per via della interruzione dei valichi), aumenti dei costi dei pedaggi (Austria e Germania) e soprattutto effetti del conflitto in Ucraina (Russia e paesi limitrofi). In termini reali i costi medi stradali sono significativamente calati all’esportazione e sono rimasti stabili all’importazione.

Arrivando al trasporto ferroviario, Bankitalia riscontra poi un aumento dei costi medi per l’importazione (+3,9%) e un lieve calo di quelli all’export (-1,2%), con una ampia variabilità però a livello geografico. I noli sono infatti rincarati, soprattutto per i flussi in entrata, nelle tratte dai paesi dell’ex Urss (+30,3%), da quelli balcanici (+13,3%) e da quelli baltici (+25,2%). Più deboli le variazioni in altri paesi, in particolari quelli Ue. Relativamente al solo trasporto via treno di container, l’analisi registra un calo netto per i costi all’export (-5,9%) e uno lieve per le importazioni (-1,2%). Anche per questa modalità di trasporto si riscontrano comunque incrementi marcati dei costi all’import per i paesi ex Urss (+20,6%), balcanici (+16,6%) e baltici (+15,7%).

La panoramica si chiude infine con una analisi dei costi medi del trasporto aereo, che nel 2023 hanno registrato una riduzione marcata che li ha riportati su livelli prossimi a quelli precedenti la pandemia Nel dettaglio gli analisti rilevano un calo del 29% medio sui costi all’import e del 33,8% su quelli all’export. Tutte le aree geografiche sono state interessate dal fenomeno, ma i cali più forti hanno riguardato i paesi asiatici e americani.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY 

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
Screenshot
Abbattuto un altro record storico per l’orderbook di navi portacontainer
Il superamento dei 5 milioni di Teu di stiva in costruzione, pari a un terzo della flotta attiva, preoccupa gli…
  • Bimco
  • container
  • Cosco
  • Hapag
  • nuove navi
  • orderbook
  • ordini
  • portacontainer
1
Market report
16 Dicembre 2025
PSA SECH – container banchina gru
La capacità container in eccesso si riversa ora sulle rotte Mediterraneo – Nord America
Sulla tratta ha fatto il loro ingresso 11 portacontainer con capacità di 14-15mila Teu provenienti dal trade Asia - Med
  • container
  • eccesso di stiva
  • Sea-Intelligence
2
Market report
12 Dicembre 2025
Global Order Book 2026 (Courtesy of Boat International Media Limited)
Nove cantieri italiani dominano la classifica delle navi da diporto in costruzione
Azimut Benetti e Sanlorenzo si confermano al vertice del Global Order Book 2026; sale Palumbo Superyachts, scende Cantiere delle Marche,…
  • 2026
  • Azimut Benetti
  • Baglietto
  • Cantiere delle Marche
  • global order book
  • navi da diporto
  • Next Yacht Group
  • Overmarine
  • Palumbo Superyachts
  • Sanlorenzo
  • superyacht
  • Tankoa
  • The Italian Sea Group
2
Market report
11 Dicembre 2025
Nave da crociera MSC – Stazioni Marittime Genova – MSC Crociere
Crociere: sorpasso storico delle cabine con balcone rispetto alle interne
Secondo l'Osservatorio Ticketcrociere il prezzo medio per persona scende a 1.570 euro (-3% sul 2024) nonostante la corsa alla qualità
  • cabine
  • crociere
  • navi da crociera
  • Ticketcrociere
2
Navi
11 Dicembre 2025
Savannah port
Nel 2026 in arrivo un rallentamento degli scambi commerciali secondo Unctad
L'anno in corso si chiuderà invece con il record di 35mila miliardi di dollari, grazie anche a un incremento nelle…
  • scambi commerciali globali
  • Unctad
2
Market report
10 Dicembre 2025
Il quotidiano online del trasporto marittimo
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)