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Crociere, militare e offshore spingono l’orderbook di Fincantieri a 40 miliardi

Nei primi nove mesi di quest’anno il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo è più che raddoppiato essendo stato di 8,5 miliardi di euro

di Redazione SHIPPING ITALY
15 Novembre 2024
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Le crociere, il mercato subsea, la Difesa e l’energie rinnovabili (in particolare l’eolico offshore) sono alcuni dei fattori principali che stanno contribuendo al pieno di lavoro e di commesse per il Gruppo Fincantieri.

Nei primi nove mesi di quest’anno il gruppo navalmeccanico ha fatto segnare ricavi in crescita del 3,7% a 5,58 miliardi di euro (rispetto a 5,38 miliardi nello stesso periodo dello scorso anno) grazie alla divisione costruzioni navali che ha contribuito al volume d’affari con 4,12 miliardi di euro (-5,3%), di cui 2,76 miliardi relativi a navi da crociera (-4,6%) e 1,33 miliardi a navi militari (-6,5%), il segmento dei mezzi per l’offshore e le navi speciali ha contribuito con 917 milioni (+29,2%) e il segmento dei sistemi, delle componenti e delle infrastrutture con 1,04 miliardi (+31,6%).

Il margine operativo lordo è ammontato a 328 milioni di euro (+19%), con un apporto di 257 milioni dal segmento shipbuilding (+0,2%), 45 milioni dal segmento offshore e navi speciali (+47,1%) e 63 milioni dai sistemi, componenti e infrastrutture (+200,2%).

Nei primi nove mesi di quest’anno il valore dei nuovi ordini acquisiti dal gruppo è più che raddoppiato essendo stato di 8,50 miliardi di euro, in crescita del +110,5% sui 4,04 miliardi nello stesso periodo del 2023. I nuovi ordini per costruzioni navali si sono attestati a 7 miliardi, con un rilevante aumento del +154,3%. Nel segmento offshore e navi speciali i nuovi ordini acquisiti nei primi nove mesi del 2024 hanno totalizzato 1,14 miliardi di euro (+28,5%) e quelli incamerati dal segmento sistemi, componenti e infrastrutture 843 milioni (+26,2%).

Il carico di lavoro complessivo del Gruppo si attesta al 30 settembre 2024 a euro 40,1 miliardi, di cui euro 26,4 miliardi di backlog (euro 23,1 miliardi al 31 dicembre 2023) ed euro 13,7 miliardi di soft backlog (euro 11,7 miliardi al 31 dicembre 2023), ovvero il valore delle opzioni contrattuali, delle lettere d’intenti in essere, nonché delle commesse in corso di negoziazione avanzata non ancora riflesse nel carico di lavoro, con uno sviluppo delle commesse in portafoglio fino al 2032. Il backlog e il carico di lavoro complessivo garantiscono rispettivamente circa 3,4 e 5,2 anni di lavoro se rapportati ai ricavi di fine 2023. Al 30 settembre 2024 il numero delle navi in portafoglio è pari a 95, in crescita di 10 unità rispetto al dato di fine 2023.

Commentando i risultati del terzo trimestre e dei primi nove mesi dell’anno, Fincantieri, a proposito dell’evoluzione prevedibile della gestione, sottolinea che il settore della crocieristica continua a mostrare segnali di forte sviluppo. “La previsione di crescita per il numero di crocieristi nel 2027 – scrive il gruppo – è stimata in oltre 39 milioni, in aumento rispetto ai dati del 2023, con una crescita media annua composta (Cagr) del 5,4% fino al 2030. Questo trend, sostenuto dall’introduzione di nuove tecnologie ‘green’, accelera il rinnovo delle flotte”. In tale contesto di crescita Fincantieri conferma la propria leadership con una quota di mercato superiore al 40%.

Sul fronte della difesa, l’espansione di Fincantieri si è consolidata con importanti accordi nel terzo trimestre del 2024. Di particolare rilievo è il contratto del 31 luglio 2024, firmato da Orizzonte Sistemi Navali per la costruzione di due fregate Fremm Evo per la Marina Militare Italiana, con un valore di 1,5 miliardi di euro. “Queste unità rappresentano lo stato dell’arte in termini di capacità operative e tecnologie avanzate, integrando sistemi di guerra elettronica e gestione unmanned” è il commento del costruttore navale.

Inoltre, si evidenzia la crescita nel segmento subacqueo, con l’avanzamento del programma U212NFS, che prevede la costruzione di un quarto sottomarino per la Marina Italiana. Le tensioni geopolitiche e la crescente consapevolezza della necessità di difendere le infrastrutture critiche subacquee continuano a sostenere una domanda incrementale per nuove unità navali, come dimostra l’acquisizione di ordini per Offshore Patrol Vessels (Opv). Il Gruppo ha acquisito anche nuovi ordini per la costruzione di due Unità PPA per il governo indonesiano (la cui efficacia è prevista nel quarto trimestre 2024), del valore di 1,18 miliardi di euro, consolidando la sua presenza nel sud-est asiatico.

Nel comparto offshore, il mercato legato alle energie rinnovabili, in particolare l’eolico offshore, continua a riflettere un solido trend di crescita, con un’elevata domanda di unità specializzate come Sov/Csov (Service Operation Vessel/ Commissioning Service Operation Vessel), mercato in cui Fincantieri, grazie alla controllata Vard, si conferma leader, con una quota pari a un terzo del portafoglio ordini globale.

Per quanto riguarda le prospettive future, il Gruppo prosegue nell’implementazione del Piano Industriale 2023-2027, focalizzandosi su quattro principali obiettivi: (i) aumento dell’efficienza operativa, con particolare attenzione alla modernizzazione dei cantieri e all’automazione dei processi; (ii) rafforzamento delle competenze come system integrator in ambito navale, incluso il dominio subacqueo; (iii) sviluppo di soluzioni tecnologiche per la decarbonizzazione del settore marittimo, come l’integrazione di sistemi di stoccaggio e utilizzo dell’idrogeno a bordo; (iv) introduzione di tecnologie digitali avanzate, come l’intelligenza artificiale, per ottimizzare l’ingegneria e gli acquisti.

L’aspettativa di una continua crescita delle attività del Gruppo si riflette sulle previsioni di un incremento dei ricavi per il 2024, attesi a oltre 8 miliardi di euro. Si conferma inoltre il forte aumento della redditività con un Ebitda margin intorno al 6% a fine 2024. Sul fronte finanziario, infine, si prevede un’ulteriore accelerazione del processo di deleveraging, con un rapporto di indebitamento Posizione finanziaria netta/Ebitda atteso tra 4,5x e 5,0x, in riduzione rispetto alla precedente guidance, compresa tra 4,5x e 5,5x, ed escludendo l’effetto temporaneo dell’aumento di capitale completato a luglio 2024.

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