• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

Il quotidiano online del trasporto marittimo

  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Porti

A Genova Pra’ si studia il doppio ormeggio di navi da 400 metri

Avviato un tavolo fra Capitaneria, Adsp, tecnico-nautici e terminal per risolvere l’esplosione delle attese in rada. Posposta per ora l’ipotesi Sech per le maxinavi

di Andrea Moizo
7 Marzo 2025
Stampa

Come già gennaio, anche febbraio è stato un mese difficoltoso, in termini di attese in rada per le navi destinate al primo terminal container gateway d’Italia, il Psa di Genova Pra’, tanto che il tema è stato oggetto di un incontro tenutosi fra la locale Autorità di sistema portuale, la Capitaneria di Porto, i servizi tecnico-nautici e il terminalista.

Al momento non ci sono posizioni ufficiali, ma i dati pubblici raccolti da Ships Information – Avvisatore marittimo del porto di Genova non lasciano spazio alla fantasia. In crescita da anni, in correlazione presumibilmente lineare con crescita della dimensione media e del carico medio delle navi, le port hours (tempo dall’arrivo in rada alla partenza dal porto) sono letteralmente esplose nei primi due mesi dell’anno. Su 70 navi arrivate a Pra’, per 36 ci sono volute più di 100 ore fra arrivo in rada e partenza e per 10 di queste si sono superate le 200 ore.

Il fenomeno, come raccontato da SHIPPING ITALY, è stato stigmatizzato da un operatore come Cosco, focalizzatosi sulle problematiche meteo-nautiche, anche se altre fonti osservano come ulteriori fattori stiano contribuendo, in particolare di natura fra il geo-politico e il commerciale. La crisi di Suez oltre a mutare rotte e spingere all’aumento dimensionale avrebbe impattato anche sulle modalità di carico: le compagnie, non dovendo pagare il sovrapprezzo previsto per il passaggio dei container in coperta attraverso il canale egiziano, hanno cominciato a prediligere la coperta alla stiva, elemento che in un porto ventoso come Genova incide. Il rispetto delle finestre d’arrivo, inoltre, sarebbe diminuito dopo la riorganizzazione dei servizi susseguente alla crisi mediorientale, col risultato di aumentare le attese in rada.

Ad ogni modo, anche in vista di possibili aumenti dei volumi legati ai lavori previsti a La Spezia e del previsto dispiegamento sui servizi mediterranei di unità di dimensione maggiore, che, richiedendo prescrizioni particolari per l’ormeggio, finiscono per incidere sulle tempistiche di tutte le navi, a Genova s’è avviata una discussione per trovare una soluzione.

Il confronto è in corso – un altro incontro è programmato per la settimana prossima – e, come detto, al momento non s’è giunti a conclusioni ufficiali. Da quanto appreso dalla nostra testata, però, il target primario, da perseguirsi anche attraverso un nuovo set di simulazioni, sarebbe quello di lavorare sulle limitazioni all’ormeggio delle maxinavi da 400 metri di lunghezza a Pra’, rivedendo i parametri che oggi le costringono alla banchina centrale (con limitazioni peraltro sulle restanti) e arrivando a definire le condizioni per poterne invece ormeggiare due in contemporanea.

Psa avrebbe inoltre ventilato l’ipotesi di poter portare questo tipo di unità anche nell’altro terminal gestito a Genova, il Sech del bacino storico di Sampierdarena, anche se sul fronte di Capitaneria e servizi tecnico-nautici l’approccio sarebbe cauto, ritenendosi di poter in prima battuta cercare di attenuare le limitazioni all’approdo di unità da 366 metri, al momento dimensione massima consentita su quelle banchine.

Intanto un’ordinanza della Capitaneria genovese ha formalizzato la possibilità per il Gruppo degli ormeggiatori del capoluogo ligure di aumentare l’organico da 64 a 70 persone, dopo il positivo confronto con le associazioni dell’utenza e il via libera ministeriale. Non è l’unico elemento che ha portato alla richiesta degli ormeggiatori – a incidere in particolare anche il loro sempre più frequente impiego in operazioni legate ai maxilavori infrastrutturali in corso a Genova – ma la crescita della dimensione media delle navi in arrivo è stato uno dei più significativi, perché navi più grandi e più cariche richiedono più uomini per ormeggiare e tecnologie più sofisticate (cresce il ricorso a sistemi di shore-tension).

Il gigantismo, in sintesi, aumenta i costi complessivi per quanto li riduca per unità di carico. Il punto è capire come gestirlo (e non solo ovviamente in ottica di servizi tecnico-nautici) se, come è il caso di Genova (si veda il grafico seguente), i volumi complessivi non crescono al crescere delle dimensioni medie delle navi in arrivo.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY 

SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
Pubblicato il nuovo inserto speciale dedicato a BREAK BULK ITALY 2025
In 54 pagine il riassunto delle immagini, dei video, degli interventi e dei contenuti emersi durante i lavori del Business…
  • 2025
  • BREAKBULK ITALY
  • contenuti
  • foto
  • heavy lift
  • inserto speciale
  • interviste
  • Mestre
  • notizie
  • panel
  • porti
  • project cargo
  • relatori
  • speaker
  • spedizioni
  • trasporti eccezionali
  • video
1
Inserti speciali
29 Novembre 2025
Italia ancora leader per passeggeri in Europa, ma con meno crocieristi del 2019
Dati quinquennali Eurostat: Napoli sale al terzo posto nel podio della graduatoria dei porti più trafficati (tutto tricolore grazie allo…
  • 2019
  • 2024
  • AdSP
  • crociere
  • crocieristi
  • passeggeri
  • porti italiani
  • traffico
2
Market report
27 Novembre 2025
La Campania si prepara alla riassegnazione dei servizi marittimi regionali
Avviata la verifica di mercato rivolta agli armatori. Prorogato a tutto il 2026 il contratto con Caremar in vista della…
  • Alilauro
  • Caremar
  • Medmar
  • Napoli
  • Snav
2
Politica&Associazioni
25 Novembre 2025
Terminal container italiani, superato il miliardo di fatturato
Pubblicata l'annuale analisi di Fedespedi: comparto in crescita nel 2024, ma i newcomer soffrono
  • Fedespedi
  • lasct
  • MCT
  • SECH
  • Soteco
  • Terminal Flavio Gioia
  • Vado Gateway
1
Market report
21 Novembre 2025
Assogasliquidi-Federchimica danno i numeri del conto salato di Ets e Ets2
Secondo Bip Consulting previsti costi in aumento di circa il 50% per i trasporti marittimi e poco meno del 10%…
  • Assogasliquidi
  • BioGnl
  • Federchimica
  • Gnl
  • Pnrr
3
Politica&Associazioni
19 Novembre 2025
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Exit mobile version