Gli Usa hanno superato il Qatar nelle forniture via nave di Gnl all’Italia
Nei primi quattro mesi del 2025 il Belpaese ha importato quasi 6,1 miliardi di metri cubi di gas via mare
Nei primi mesi del 2025 gli Usa dominano lo scenario dell’approvvigionamento di gas naturale liquefatto verso la penisola italiana.
Un’analisi di Staffetta Quotidiana sottolinea infatti che, dopo l’arrivo nei giorni scorsi della prima consegna a Edison in base al contratto di lungo termine con Venture Capital per l’impianto di Calcasieu Pass a Cameron Parish, in Louisiana, nel week end altri due carichi a stelle e strisce sono arrivati in due terminali italiani.
Sabato 18 maggio ha scaricato a Olt Offhore di Livorno per conto di Shell (altro acquirente long term di Venture Global) la Maran Gas Hydra, nave da 173mila mc partita sempre da Cameron Parish lo scorso 28 aprile. Il giorno seguente è stata la volta della metaniera Adriano Knutsen da 180 mila mc proveniente da Corpus Christi, in Texas, e giunta al terminal Snam di Piombino per conto di Endesa (Enel), che presso l’impianto Usa ha un contratto di lungo termine con Cheniere.
Nei primi quattro mesi dell’anno in corso l’Italia ha importato quasi 6,1 miliardi di mc di gas via nave, pari al 23,7% dei nostri consumi (il 37% nel solo mese di aprile) contro il 22,5% dell’analogo periodo del 2024, e di questi un 50% è venuto dagli Stati Uniti, che almeno in questo primo scorcio di anno hanno così superato il Qatar, che nell’intero 2024 guidava ancora la classifica con circa un 44% del totale, contro il 34% degli Usa.
Da segnalare anche una significativa crescita dell’Africa, con il ritorno a partire da dicembre scorso della Guinea Equatoriale tra i fornitori di Gnl dell’Italia, dopo un’interruzione che durava da gennaio 2023. Lo scorso week end, provenendo dall’impianto EG Lng di Malabo, sull’isola di Bioko, la nave Hls Cartagena da 180mila mc di portata e varata nel 2024 (sotto contratto pluriennale con la Repsol) ha scaricato al terminal offshore Adriatic Lng di Porto Viro (Rovigo) circa 100 milioni di mc di gas.
Primi volumi hanno infine iniziato a vedersi in questi mesi anche dalla Repubblica del Congo, dove Eni gestisce un impianto di liquefazione. Secondo i dati doganali citati da Staffetta un piccolo quantitativo è giunto già lo scorso anno in primavera e uno più significativo (circa 70-80 milioni di metri cubi) risulta lo scorso gennaio.
Restando in Africa, lo scorso anno sono tornati a vedersi per la prima volta da metà 2022 anche volumi dall’Angola con tre carichi per circa 300 milioni di mc complessivi di gas.
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