I cantieri nautici di Pisa protestano contro il porto di Livorno
Nel mirino le difficoltà di accesso e transito fra il canale dei Navicelli e la Darsena Toscana
Il distretto della cantieristica pisana affronta da settimane una grave criticità: l’accesso nella Darsena Toscana del porto di Livorno dal Canale dei Navicelli è ostacolato. Una nave cargo, solitamente ormeggiata a debita distanza, blocca ora l’imbocco dell’uscita, impedendo di fatto le manovre di ingresso e uscita di yacht e convogli. Questa situazione, che limita l’unico collegamento attualmente possibile tra il Canale dei Navicelli e il mare aperto, genera notevoli disagi e perdite economiche per i cantieri, ed è stata denunciata questa mattina da un comunicato stampa di Confindustria Pisa.
Il problema ha acceso un dibattito tra l’associazione degli industriali e l’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, mettendo in evidenza la complessa convivenza tra le esigenze operative del porto di Livorno e quelle produttive della cantieristica pisana.
Secondo Confindustria Pisa, presieduta da Andrea Madonna con il supporto di Claudio Rossi per il Gruppo Nautici, la decisione dell’Autorità Portuale di far ormeggiare la nave in una posizione così critica, a differenza del passato, ha bloccato di fatto l’operatività del Canale dei Navicelli. Nonostante le ripetute interlocuzioni avviate dall’Unione Industriale e persino dal sindaco di Pisa, la situazione non si è sbloccata. L’AdSP, informa l’associazione, invia calendari settimanali di transito ritenuti insufficienti e spesso disattesi “con l’ultimo che prevedeva addirittura un solo giorno di uscita disponibile, con tutte le altre fasce orarie impegnate dalla presenza della nave. Il calendario, così inviato, non permette tra l’altro di avere una programmazione temporale più ampia della settimana e in più di una occasione non è stato rispettato”.
La situazione, con la sua incertezza e le limitazioni, sta compromettendo il lavoro dei cantieri, causando gravi perdite economiche e diffondendo un’immagine negativa del Canale, secondo l’Unione Industriale, e sta quindi scoraggiando i potenziali investitori in un settore che a Pisa ha visto una forte espansione, per questa ragione l’associazione ha richiesto all’Adsp l’immediata cessazione di questa situazione e ha annunciato che si farà promotrice di un’iniziativa per sollecitare l’intervento urgente del Governatore della Toscana e del Ministero delle Infrastrutture.
Da parte sua il neo-commissario straordinario dell’AdSP, Davide Gariglio, pur riconoscendo il disagio dei cantieri, ha sottolineato con una nota stampa la complessità del contesto: le unità in transito dallo scolmatore dell’Arno devono attraversare le porte vinciane e le aree operative della Darsena Toscana del porto di Livorno, zone già soggette a dinamiche evolutive significative e con limiti oggettivi di manovra, aggravati dall’aumento dimensionale degli yacht in costruzione.
Gariglio ha confermato la piena disponibilità degli uffici AdSP ad affrontare la questione in sinergia con i soggetti istituzionali e ha inoltre sottolineato la necessità di uno scambio costante di informazioni per giungere a una pianificazione condivisa delle esigenze operative reciproche informando che “Di recente l’AdSP ha iniziato a fornire previsioni settimanali sull’operatività di alcuni accosti portuali (quelli interessati dalla questione), e auspico una reciprocità da parte della Pisa Port Authority, come da intese, per individuare il miglior equilibrio possibile”.
Riguardo al caso specifico Gariglio ha ricordato che il posizionamento del pontone ritenuto critico, era stato concordato preventivamente con i soggetti istituzionali interessati in riunioni precedenti, in attuazione delle previsioni del Piano Regolatore Portuale e ha proposto che ora venga indetta “una nuova riunione per valutare ulteriori prescrizioni che garantiscano manovre sicure di ingresso e uscita dal porto per gli yacht più grandi, senza impedimenti.”.
Al di là delle misure temporanee, la risoluzione definitiva del problema passa dalla realizzazione del nuovo ponte viario sulla parte estrema dello Scolmatore dell’Arno, in località Calambrone, che permetterebbe agli yacht di accedere direttamente al mare aperto, bypassando il porto di Livorno. In tal senso l’AdSP ha ricordato nella nota che sta contribuendo concretamente a questo progetto, avendo già stanziato 400 mila euro nel piano triennale delle opere per la fase di progettazione. Il commissario straordinario ha ammesso che “le istituzioni e la stessa opinione pubblica sono consapevoli che non si può più prescindere da questa infrastruttura” auspicando una nuova riunione per accelerarne la realizzazione.
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