Sciopero di trenta ore al terminal Bettolo di Genova
Filt e Uiltrasporti lamentano le mancate risposte societarie sulle lacune organizzative denunciate a valle dell’avvio delle attività del parco ferroviario Rugna
Saranno spalmate su cinque giorni alla fine di luglio, con modalità differenti a seconda dei lavoratori dei diversi turni, le trenta ore di sciopero proclamate dalle segreterie provinciali di Filt Cgil e Uiltrasporti per i dipendenti del Terminal Bettolo (Til – Msc), concessionario dell’omonima banchina dedicata al traffico container nel porto di Genova.
“Essendo nostro compito intervenire sulle ricadute sul lavoro e di conseguenza sui lavoratori, insieme alla Rsa abbiamo più volte sottolineato le gravi lacune, numeriche e di impostazione dell’organizzazione del Terminal specificando che, all’aumentare dei volumi e comunque con l’inizio della nuova operatività sulla ferrovia l’organizzazione stessa non avrebbe potuto funzionare” hanno scritto i sindacati.
Il riferimento è al recente esordio del parco ferroviario Rugna (condiviso con Sech e per il quale peraltro i due terminalisti si son recentemente respingere dall’Autorità di sistema portuale l’istanza per allungarne la co-gestione al 2047). “Il Terminal Bettolo sta andando avanti solo grazie alla professionalità e la disponibilità dei lavoratori operativi e degli uffici con difficoltà che ad oggi sono diventate ingestibili” hanno denunciato Filt e Uilt in una prima comunicazione all’azienda.
In una secondo comunicazione si faceva presente che “nonostante ripetute sollecitazioni al fine di interrompere le attuali modalità di svolgimento del nuovo lavoro di allaccio e slaccio dei contenitori frigo, ai lavoratori viene continuamente richiesto di impegnarsi in tale mansione. Come abbiamo già avuto modo di far presente, i lavoratori non hanno ricevuto la formazione necessaria allo svolgimento della mansione su richiamata. Inoltre, esiste un tema più generale di organizzazione del lavoro: a quanto risulta, ai lavoratori viene richiesto con frequenza, all’interno dello stesso turno, di alternare una molteplicità di mansioni tra di loro molto differenti, con ciò generando un’inevitabile confusione operativa. Tali problematiche coinvolgono tutto il personale, e in particolare i capiturno, determinando una situazione per noi inaccettabile”.
Di fronte all’assenza di risposte da Bettolo, ricordata “la presenza di accordi specifici (su tutti l’accordo del 31/03/2025) che hanno stabilito in maniera molto chiara competenze e perimetri operativi dei capiturno”, le segreterie hanno quindi scelto di indire lo sciopero.
Circa 48 ore dopo la nota di Filt Cgil e Uiltrasporti, Fit Cisl ne ha rilasciato un’altra per evidenziare che “dispiace constatare che, nonostante l’urgenza e la rilevanza delle problematiche esposte, le due segreterie abbiano scelto di non percorrere la strada dell’unitarietà sindacale, che noi riteniamo essere fondamentale per rafforzare il fronte dei lavoratori in una vertenza che richiede compattezza e determinazione comune alla ricerca di soluzioni concrete che tutelino l’operatività del terminal e, soprattutto, la salute, i diritti e la dignità delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti.
La Fit Cisl Liguria, dà piena disponibilità a collaborare con le altre sigle sindacali confederali e con le Rsa del Terminal Bettolo per contribuire a una soluzione condivisa delle criticità emerse, nell’interesse esclusivo di chi ogni giorno garantisce il funzionamento dello scalo con professionalità e senso di responsabilità”.
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