E. Parodi: “Nuove sedi in Messico, Guatemala e acquisizioni in arrivo per Interglobo in America Latina”
La società di spedizioni genovese punta a crescere nei volumi di merci per rimanere al passo dei big player ma dazi e rallentamento economico pesano sul business
Interglobo ha annunciato l’apertura di un nuovo ufficio in Messico a Guadalajara. A SHIPPING ITALY l’amministratore delegato di Interglobo Usa e Messico, Emilio Parodi, ha spiegato che “questa apertura segna un passo significativo nella nostra crescita, avvicinandoci ancora di più ai nostri clienti e migliorando la nostra capacità di fornire una gamma più ampia di soluzioni logistiche di livello mondiale. Guadalajara è un hub fondamentale per il commercio internazionale in Messico e questo nuovo ufficio rafforza la nostra presenza nel cuore dell’America Latina”.
In Messico il gruppo spedizionieristico genovese era già presente con una sede propria a Città del Messico e a Queretaro, attraverso l’acquisizione di un proprio agente storico finalizzata nel 2023. “Prossimamente apriremo probabilmente anche a Monterrey, stiamo investendo in forza commerciale e abbiamo deciso di spingere sull’acceleratore per avere una presenza più importante e completa in Centro-Sud America. L’obiettivo nel 2024 e 2025 è stato quello di integrare al meglio il Messico all’interno del network Interglobo” prosegue spiegando Parodi.
Per ciò che riguarda le merceologie il paese importa molto materiale da costruzioni (ceramiche varie da Italia e Spagna, Brasile, Turchia, Cina e India), prodotti alimentari (dal Mediterraneo ma anche da altri paesi dell’America Latina), automotive e prodotti farmaceutici. Per l’80% l’azienda lavora su volumi in import ma esistono anche flussi significativi in export verso gli Stati Uniti. “Stiamo anche valutando – aggiunge – se procedere con investimenti in asset (mezzi e magazzini) in Messico e nel frattempo abbiamo sviluppato molto anche le spedizioni via aerea e il project cargo sia in import che in export”.
Il percorso di crescita di Interglobo in America latina è però più ampio: “Siamo già presenti in Brasile, Cile, Ecuador e Peru, poi abbiamo aperto in Repubblica Dominicana con l’acquisizione di una società che possiede anche mezzi e magazzini, presto apriremo in Guatemala”. Oltre a ciò la società sta analizzando “un’acquisizione in Colombia dove non abbiamo ancora una presenza diretta” e “un’altra in Brasile, dove si parla di un’azienda molto grossa che contribuirebbe a potenziare soprattutto la gestione di volumi in import dall’Asia”.
In generale, oltre a sviluppare la gestione delle spedizioni “intra-Latin America”, il focus di Interglobo, oltre a crescere ancora negli Usa, è quello di migliorare l’integrazione e il coordinamento del network di uffici sparsi in giro per il mondo.
Dal punto di vista dei risultati il 2025 sarà un anno particolare: “Il fatturato dovrebbe auspicabilmente rimanere stabile, i volumi di spedizioni cresceranno di un 15% circa rispetto al 2024 con 200mila Teu via mare e circa 6 milioni di kilogrammi via aerea”. Emilio Parodi conclude spiegando che “nella prima metà dell’anno in corso abbiamo assistito a una crescita di volumi del 20%, ma da metà anno, con l’introduzione dei dazi americani, il mercato ha fortemente rallentato. Il Brasile è il Paese dove questo impatto si è sentito maggiormente, con un calo del business del 40%. Per il 2026 preoccupano non solo i dazi (i cui effetti sui consumatori si vedranno da gennaio) ma più in generale il mercato perché la domanda di trasporti e spedizioni appare meno forte. Anche la situazione geopolitica mondiale non è delle migliori e questo non aiuta il mestiere di chi si occupa di spedizioni di merci”. Nonostante queste incertezze all’orizzonte Interglobo “ha in testa di crescere sia tramite acquisizioni che in maniera organica per ottenere maggiori volumi di merci da gestire. Dobbiamo fare un salto in avanti per rimanere al passo con i più grandi”.
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