Fiap apre due fronti sulla disciplina dei tempi di carico e scarico
La federazione diffida alcune aziende della committenza per indebite pressioni e richieste di rinuncia agli indennizzi e chiede all’antitrust di avviare una indagine

Fiap apre due fronti di battaglia sulla nuova norma relativa ai tempi di carico e scarico merci (ovvero l’articolo 6-bis del D.Lgs. 286/2005, rinnovato dal d.l. 21/5/2025, n. 73) o meglio sulla sua applicazione non corretta.
La Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali spiega di avere riscontrato crescenti segnalazioni provenienti dalle aziende di autotrasporto rispetto a pressioni, minacce commerciali e richieste illegittime di rinuncia agli indennizzi dalla nuova disciplina.
In particolare alcuni committenti starebbero minacciando di revocare incarichi o di sostituire le imprese di autotrasporto che applicano la norma, arrivando in alcuni casi a pretendere dichiarazioni di rinuncia agli indennizzi o accordi contrari alla legge.
Una situazione “inaccettabile e lesiva della legalità”, che sta generando distorsioni concorrenziali e che “colpisce direttamente la dignità del lavoro degli autisti e la sicurezza dell’intera filiera logistica”.
Tre le azioni finora intraprese da Fiap. La prima è la trasmissione di una segnalazione formale all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per chiedere l’avvio di una indagine conoscitiva sui rapporti tra committenza e imprese di autotrasporto. La federazione ha invitato inoltre l’authority a monitorare eventuali pratiche scorrette che ostacolano l’applicazione della norma sui tempi di attesa.
Già nelle prossime ore Fiap procederà inoltre con l’invio delle prime lettere di diffida formali ad alcune aziende della committenza, ricordando “il carattere imperativo dell’art. 6-bis, la nullità delle clausole di rinuncia e la possibile rilevanza delle condotte ai fini dell’abuso di dipendenza economica”. “È nostro dovere – ha affermato Alessandro Peron, Segretario Generale Fiap – proteggere le imprese dall’uso distorto del potere commerciale di alcuni committenti. La legge non è negoziabile. La dignità del settore non è negoziabile.”
Una terza iniziativa è quella relativa alla creazione di uno Osservatorio permanente e un Centro Studi sulla corretta applicazione della norma. Questo raccoglierà segnalazioni delle imprese, casi documentati di ritardo e pressioni indebite, pratiche scorrette dei siti di carico/scarico, dati utili a individuare le criticità strutturali della filiera, inviando report periodici alle istituzioni, alle Prefetture competenti, all’Agcm e al Mit.
“Non permetteremo che il settore venga intimidito o riportato indietro di vent’anni – ha concluso Peron. “Questa norma è stata introdotta per garantire sicurezza, efficienza e rispetto del lavoro. Fiap vigilerà affinché venga applicata, difenderà le imprese che la rispettano e interverrà ogni volta che emergeranno comportamenti contrari alla legalità.”
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