One riattiva la linea feeder Aib che scala Trieste, Venezia e Ancona
Via libera dalla Conferenza Stato-Regioni al finanziamento statale da 207 milioni di euro al Molo VIII dello scalo giuliano
Dopo aver avviato a metà del 2023 una linea feeder ribattezzata Adriatic Israel Butterfly (Aib), poi sospesa a inizio 2024 per effetto del ‘blocco’ in Mar Roso con conseguente circumnavigazione dell’Africa, ora il consorzio armatoriale giapponese One torna a servire l’Adriatico avviando un servizio che da fine maggio collegherà con frequenza settimanale Nord Africa, Pireo, Slovenia e Italia.
Dal 22 maggio la nave portacontainer Benedikt (1.100 Teu di portata) sarà infatti impiegata nella rotazione che include approdi nei porti di Koper, Trieste, Venezia, Ancona, Pireo, Alexandria, Damietta e nuovamente Koper. “La rotazione del servizio di One è stata ridisegnata per continuare a offrire connessioni senza soluzione di continuità con le linee deep sea fra Asia e Mediteraneo” ha fatto sapere il global carrier giapponese in una nota.
Da fine febbraio One aveva rivisto il feeder precedentemente offerto aggiungendo uno scalo nel porto di Valencia ed eliminando le toccate a Trieste e al Pireo per andare incontro alle navi che, invece che entrare/uscire dal Mediterraneo via Suez, navigano attraverso lo stretto di Gibiltera proveniendo dalla circumnavigazione dell’Africa.
Intanto il finanziamento governativo per la realizzazione del Molo VIII di Trieste, preannunciato alcune settimane fa, ha fatto un ulteriore passo verso la formalizzazione. La Conferenza Stato-Regioni, infatti, ha reso noto di aver reso il parere di intesa sullo “schema di decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, di assegnazione delle risorse del ‘Fondo per le infrastrutture portuali’, rifinanziato” dall’ultima Legge di Bilancio con 355 milioni di euro.
Il provvedimento non è stato diffuso, ma il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha confermato la previsione di un finanziamento da qui al 2028 di 206,8 milioni per l’infrastruttura, la cui realizzazione contempla la partecipazione di investitori privati per 109 milioni di euro: “Gli oltre 200 milioni complessivi per le infrastrutture dei porti di rilevanza nazionale destinati al nostro scalo – ha rilevato Fedriga, ringraziando il ministro Salvini e il viceministro Rixi – sono una dimostrazione della strategicità che il governo riconosce allo scalo di rappresentare sempre più un ganglio vitale dell’economia italiana. Un grazie va a tutti coloro che hanno collaborato al raggiungimento di un obiettivo decisivo”.
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