Volge al termine (senza proroga) l’incarico di Art a Zeno D’Agostino in materia portuale
L’ex presidente dell’Adsp di Trieste e attuale presidente di Technital si è affrettato a precisare che il suo incarico è stato limitato alla materia relativa alle manovre ferroviarie
Nonostante sia stato regolarmente pubblicato all’interno della pagina “Titolari di incarichi di collaborazione o consulenza”, era rimasto finora sottotraccia e quasi completamente sconosciuto agli stakeholder di settore il fatto che Zeno D’Agostino, attuale presidente di Technital ed ex presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico orientale, negli ultimi sei mesi abbia operato anche come consulente esperto per l’Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art).
Precisamente si tratta di un “Incarico di collaborazione in qualità di Esperto in materia portuale ai sensi dell’art. 17 del Regolamento sul trattamento giuridico ed economico del personale” iniziato il 7 gennaio scorso e attuato a seguito di Decisione del Consiglio di Art datata 19 dicembre 2024. La scadenza prevista è fissata al 6 luglio prossimo e il compenso per l’attività svolta ammonta a 35mila euro. La relativa determina, firmata dal segretario generale dell’authority Guido Improta, specifica che è stata “autorizzata la spesa massima complessiva pari a 51.300,00 euro per l’intero periodo contrattual” di sei mesi, rinnovabile per due volte. La stipula del contratto è stata preceduta “dall’acquisizione da parte dell’interessato delle dichiarazioni d’insussistenza di cause di incompatibilità” (Technital è una società specializzata in servizi di ingegneria per grandi opere e ha una deivisione dedicata alle infrastrutture portuali).
D’Agostino a SHIPPING ITALY tiene a sottolineare che il contratto, in scadenza come detto a inizio luglio, “non avrà necessità di essere rinnovato perchè è giunto al termine il lavoro per il quale ha ricevuto l’incarico”, e a questo proposito si è affrettato a precisare di essere stato “coinvolto solo per la parte che riguarda le manovre ferroviarie nei porti” nell’ambito del Documento di consultazione intitolato “Revisione delle prime misure di regolazione in ambito portuale adottate con la delibera n.57/2018”. Negli ultimi mesi sulla pagina degli incarichi di collaborazione affidati da Art non risultano altri esperti in materia portuale contrattualizzati per cui il resto del lavoro sarebbe ascrivibile alla struttura interna dell’authority.
Il documento di consultazione di Art in materia di concessioni, servizi e infrastrutture portuali nelle ultime settimane ha fatto molto discutere perchè è intervenuta in maniera molto netta e chiara su argomenti delicati come la garanzia di accesso equo ai porti, regolazione delle concessioni dei terminalisti, strapotere dei grandi carrier marittimi da fronteggiare e appunto potenziamento del trasporto ferroviario. Sia Assagenti che Assiterminal, entrambe riunite questa settimana in assemblea pubblica rispettivamente a Genova e a Roma, hanno espresso critiche e perplessità a proposito di quella che ritengono una sorta di “invasione di campo” dell’Authority dei Trasporti su una materia dove da mesi il Ministero dei Trasporti (per voce del ministro Salvini e del viceministro Rixi) promettono di intervenire.
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