L’antitrust bacchetta l’Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli sul battellaggio
A seguito dell’esposto di Futura Srl, l’authority ha invitato l’amministrazione a rivedere la riserva monopolistica a favore degli ormeggiatori
La segnalazione trasmessa a inizio anno da Futura Srl ad Autorità di regolazione dei trasporti, Autorità garante della concorrenza e del mercato e Tar di Napoli non è caduta nel vuoto.
A raccogliere le istanze avanzate, tramite esposto, dalla società – impresa portuale ex art.16 che svolge attività logistiche al servizio di Prysmian nello scalo campano e in altri porti italiani – è stata in particolare l’Agcm, che nel suo ultimo bollettino ha comunicato di avere formulato alcune osservazioni in merito alle “problematiche concorrenziali” del Regolamento che disciplina i servizi di ormeggio e battellaggio nel porto di Pozzuoli, approvato dall’Ufficio Circondariale Marittimo dello scalo campano nel 2018. Le stesse sono state trasmesse alla amministrazione in questione e alla Direzione Generale per i porti, la logistica e l’intermodalità del Mit.
Al centro del caso, sollevato da Futura Srl con il supporto dello studio legale Zunarelli, erano alcuni episodi specifici (qui dettagliati) che secondo la società rappresentavano comportamenti impeditivi dell’accesso a condizioni eque e non discriminatorie alle infrastrutture portuali del porto, messi in atto dal Capo del Circondario Marittimo e Comandante del porto di Pozzuoli e dal Gruppo Ormeggiatori e Barcaioli.
A questo, secondo la società, è riconosciuta infatti una riserva monopolistica nello svolgimento del servizio, frutto di una interpretazione incongrua della normativa, in contrasto con il regolamento 352 sui servizi portuali. Il quale, secondo Futura Srl, non include il battellaggio fra i servizi portuali, escludendolo quindi da quelli per i quali si possa ipotizzare la non applicazione dei principi di libera circolazione dei servizi e di libertà di stabilimento. In aggiunta, continuava la contestazione di Futura Srl, anche ammessa la necessità di una tale riserva, questa avrebbe dovuto essere attribuita a seguito dell’organizzazione di una gara, atta anche a definirne (e limitarne) i contorni.
Contestazioni che sono state sostanzialmente accolte ora dall’antitrust. In particolare nel suo provvedimento, l’authority ricorda di essersi “più volte pronunciata” in merito alle distorsioni concorrenziali nell’ambito dei servizi tecnico-nautici, in cui rientra il battellaggio, ricordando che la riserva monopolistica debba essere limitata agli specifici casi in cui questa “risulti assolutamente indispensabile al perseguimento di interesse pubblici di carattere generale” e che le motivazioni “astrattamente basate sulla sicurezza dello svolgimento delle operazioni portuali non debbano costituire un pretesto per mantenere rendite di posizione”.
Da qui l’invito all’Ufficio Circondariale Marittimo del Porto di Pozzuoli a “riconsiderare” un bilanciamento tra le necessità di sicurezza e quelle relative alla tutela della concorrenza, individuando quindi quali tra le prime non potrebbero essere “opportunamente tutelate nel caso di espletamento del servizio di battellaggio in regime di concorrenza”. Non solo: anche qualora non si possa avere la concorrenza nel mercato, l’authority ha evidenziato di ritenere “opportuno” che “ci si affidi comunque alla concorrenza per il mercato”, ovvero che l’affidamento delle attività riservate avvenga a seguito di “procedura a evidenza pubblica, volta a massimizzare l’efficienza e a minimizzare le tariffe” (le quali peraltro, secondo l’esposto di Futura Srl, a Pozzuoli sarebbero tra le cinque e le dieci volte superiori a quelle previste nelle ordinanze adottate in vari porti italiani).
L’Ufficio Circondariale Marittimo di Pozzuoli avrà ora trenta giorni di tempo per comunicare all’Agcm quali iniziative intenda adottare “per rimuovere le criticità concorrenziali sopra evidenziate”.
F.M.
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