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Per il Genoa Port Terminal di Spinelli “rinnovazione” della concessione al 2054

Dal Comitato di gestione ok alla cessione di But a Fhp, di una proroga per Forest e di un ampliamento dell’autorizzazione ex art.16 di Bettolo su parco Rugna

di REDAZIONE SHIPPING ITALY
30 Settembre 2025
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Come preannunciato, l’Autorità di sistema portuale di Genova ha sottoposto al Comitato di gestione (che l’ha poi approvato) l’accoglimento della richiesta di Genoa Port Terminal (Gpt) di rinnovazione della concessione al 2054 rilasciata nel 2018 e annullata l’autunno scorso dal Consiglio di Stato.

Lo ha rivelato la Fit Cisl a valle della commissione consultiva (organo non deliberante che vaglia, a fini solo consultivi, i provvedimenti del Comitato) che ha preceduto la riunione. Il segretario Mauro Scognamillo ha confermato a SHIPPING ITALY che il nuovo titolo è stato impostato sui criteri del provvedimento provvisorio che ha consentito a Gpt di continuare a operare sul terminal dall’annullamento a tutt’oggi. Ultimo giorno utile: Adsp s’è presa tutti i 90 giorni dell’ultima proroga per arrivare al voto in Comitato di gestione, circostanza che ha portato i rappresentanti di Regione Liguria e Comune di Genova ad astenersi per il poco tempo a disposizione.

La concessione fu annullata perché irrispettosa della previsione del Piano regolatore portuale per l’ambito in questione di una prevalenza di traffico multipurpose, dato che il titolo consentiva invece (come poi avvenuto) che Spinelli movimentasse (e movimenti tutt’oggi) prevalentemente container in termini di tonnellate. Al che il titolo provvisorio e oggi la nuova concessione hanno invece previsto che il criterio della prevalenza debba declinarsi non per peso, bensì per metri quadrati dedicati alle diverse merceologie (criterio areale): stante a quanto confermato da Scognamillo, il nuovo titolo prevede che la maggior quota delle aree operative di Gpt sia dedicata alle merci varie, “oltre ad alcune altre prescrizioni”.

Resta pendente la pronuncia del Consiglio di Stato sulla revocazione della sua precedente sentenza, così come resta da capire come si potrà applicare la modifica di legge che medio tempore limiterà agli ambiti e non ai singoli terminal le previsioni del Prp (un eventuale utilizzo full container di Gpt potrebbe essere comunque incompatibile col Prp, dato che l’ambito ricomprende, oltre a Gpt stesso, solo Ponte Eritrea e metà Ponte Somalia, come da immagine in pagina). E aperta, ovviamente, è la possibilità di nuovi ricorsi, a partire da Psa Sech attore dell’azione che portò all’annullamento dell’anno scorso.

“Finalmente siamo arrivati ad una conclusione del dossier riguardante la la concessione al gruppo Spinelli/ Hapag-Lloyd: è stata trovata una soluzione nel nome del buon senso e nel rispetto delle regole e della sentenza, ma soprattutto per la tutela occupazionale di 650 lavoratori. Dopo un’attesa durata quasi un anno con un’assoluta incertezza su quello che sarebbe potuto accadere con ricorsi, controricorsi e battaglie a colpi di carte bollate. Oggi deve essere considerato un momento di ripartenza per il porto di Genova che deve rilanciarsi valorizzando le donne e gli uomini che ogni giorno lavorano nel nostro scalo: dobbiamo lavorare tutti assieme nella stessa direzione senza nessuna predominanza ideologica, ma con senso di responsabilità, abnegazione e professionalità, è un appello a tutti i protagonisti del comparto. La Fit Cisl sarà come sempre impegnata in prima fila pe fare la sua parte e a garantire la salvaguardia dei diritti e della sicurezza e del lavoro” ha commentato Fit Cisl.

In serata da palazzo San Giorgio è arrivata la nota che ufficializza come nella seduta del Comitato di Gestione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sia stato deliberata la rinnovazione della concessione per il Genoa Port Terminal fino al 31 dicembre 2054 (29 anni).

“La decisione, che ha avuto parere favorevole da parte della Commissione Consultiva nella mattinata di oggi, rappresenta l’esito di un percorso complesso, avviato a seguito della sentenza di fine 2024 del Consiglio di Stato, che aveva annullato la concessione originaria del 2016 per incoerenza con il Piano Regolatore Portuale. L’Autorità ha dato seguito al pronunciamento avviando una nuova istruttoria tecnica e giuridica, sviluppata nel corso di più fasi, con conferenze di servizi e approfondimenti tecnico-giuridici svolti nei mesi scorsi. In queste sedi sono stati verificati i presupposti necessari per il rilascio definitivo della concessione e definiti i criteri per l’applicazione concreta del concetto di prevalenza funzionale” è scritto nella nota dell’ente.

Che poi aggiunge: “Il nuovo titolo ridefinisce le condizioni operative del terminal, riconducendole alla funzione multipurpose prescritta in ottemperanza alla sentenza del Consiglio di Stato e dal vigente PRP. In tal modo viene garantita la continuità dei traffici, la tutela dell’occupazione e la piena coerenza con la pianificazione portuale, pur in attesa della conclusione dei ricorsi ancora pendenti. La concessione introduce vincoli puntuali diretti a garantire la piena flessibilità propria di un terminal multipurpose imponendo l’utilizzo di dotazioni compatibili e definendo il layout operativo secondo le prescrizioni dell’AdSP in merito alle quali, quest’ultima, ha rivolto specifico interpello all’Autorità di Regolazione dei Trasporti allo scopo di chiarire ogni aspetto anche regolatorio in ambito concorrenziale, prevedendo inoltre un innovativo sistema di sanzioni economiche e amministrative per garantire il rispetto delle regole”.

Nello stesso comitato di gestione è arrivato l’ok per un utilizzo temporaneo (ottobre-dicembre 2025) alla società FO.RE.S.T. S.p.A. nell’area di Ponte Somalia sempre a Genova, per un totale di circa 16 mila mq, destinata a operazioni di movimentazione e stoccaggio di prodotti forestali, oltre a servizi accessori e operazioni di sbarco/imbarco yacht e motobarche.

Per Savona, invece, il Comitato ha deliberato a favore della sospensione temporanea di un’area di circa 2.510 mq del compendio in concessione a Savona Terminal Auto Srl per consentire entro l’anno la cantierizzazione dei lavori di ripristino delle banchine “scassa 33” e 32 sud nella Darsena Alti Fondali danneggiate nel marzo 2024 dagli eventi meteomarini di forte intensità.

Sempre per Savona il Comitato ha inoltre autorizzato la cessione delle quote di maggioranza di But Srl a FHP Group Srl: questo ingresso “segna un passaggio strategico per il rafforzamento della presenza del gruppo nel Mar Ligure Occidentale, creando nuove sinergie operative e commerciali tra Genova e gli altri scali del network” sottolinea la port authority.

Affrontato anche il tema del servizio di manovra ferroviaria portuale nel comprensorio Savona-Vado, “considerato elemento centrale per il ciclo logistico in quanto consente il trasferimento dei carichi tra modalità marittima e terrestre privilegiando il traffico ferroviario, con benefici ambientali rispetto al trasporto su gomma” aggiunge l’ente. “La nuova concessione, della durata di cinque anni, prevede un importo a base di gara pari a 13,9 milioni di euro, con possibilità di rinnovo fino a 24 mesi per ulteriori 7,5 milioni, per un valore complessivo di circa 21,4 milioni di euro”.

Rimanendo a Savona il Comitato ha poi esaminato l’istanza della Compagnia unica Pippo Rebagliati di Savona (Culp), relativa all’accesso al contributo ex art. 17, comma 15-bis, per il ricollocamento di personale parzialmente inidoneo. Sono stati rendicontati costi per 113 mila euro sostenuti nel secondo trimestre 2025 e l’istanza ha ottenuto parere favorevole.

Infine, tornando a Genova, “è stata accolta la richiesta della società Bettolo Srl di estendere territorialmente le autorizzazioni ex art. 16 L. 84/94, includendo le aree del parco ferroviario Bettolo Rugna presso il porto di Genova, fino ai binari recentemente collaudati numerati dal 4 al 6”.

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