Terna proroga e aggiorna il bando per la sua futura nave posacavi
Tra i potenziali offerenti una società di diritto inglese, mentre la società chiarisce che l’aggiudicatario non potrà partecipare alla procedura per la costruzione dell’unità
Sono stati spostati al 17 novembre (dal 27 ottobre) i termini per la presentazione di offerte nell’ambito della gara da 5,45 milioni di euro che era stata indetta da Terna per una serie di servizi propedeutici alla futura realizzazione della sua nave posacavi.
Per l’unità – la cui consegna al momento è prevista al 2030, con avvio della gara per la fornitura nel giugno del prossimo anno – la società di gestione della rete elettrica nazionale aveva infatti avviato nelle scorse settimane una procedura volta ad assicurarsi attività di ingegneria, supporto tecnico e supervisione alla realizzazione del mezzo. Con l’occasione, anche i contorni di questi servizi sono stati ora meglio definiti, sia tramite risposte ai quesiti avanzati da alcuni potenziali interessati, sia direttamente per mezzo di aggiornamenti apportati al disciplinare di gara e al capitolato tecnico, che ora sono stati ripubblicati nelle nuove versioni.
Dalla lettura congiunta dei documenti in questione emergono alcuni punti di rilievo, in primis il potenziale interesse per la gara da parte di un operatore che si descrive come “società di diritto inglese, facente parte di un gruppo di società operanti a livello internazionale nel settore della progettazione marittima”. Terna ha peraltro chiarito sul tema che “alcune attività oggetto del servizio dell’appalto potranno essere eseguite in Italia”, ma anche che “non è necessario possedere una sede” nella Penisola ai fini della partecipazione alla procedura. Nemmeno, ha evidenziato, è necessario che le figure professionali richieste (dal Machinery Surveyor al Cable Repair ExperT) conoscano l’italiano (è invece richiesto un inglese fluente).
La documentazione chiarisce poi tra le altre cose che rispetto alla “progettazione degli equipaggiamenti” per la riparazione cavi, è richiesta in realtà soltanto la “la redazione delle specifiche tecniche e la definizione del layout preliminare delle attrezzature specialistiche” di bordo, quindi senza ampio livello di dettaglio.
Da rilevare anche che tra i quesiti uno è stato posto da una società che ha dichiarato di avere un “forte interesse” per la costruzione della stessa nave e quindi per la relativa, futura, procedura di fornitura. Con un richiamo alla versione aggiornata del disciplinare, Terna ha però evidenziato l’incompatibilità tra le due prestazioni. “Considerato che gli operatori coinvolti nella presente procedura di gara sono tenuti a rendere prestazioni quali la redazione della documentazione tecnica, supporto tecnico nonché supervisione all’Ingegneria alla costruzione ed al collaudo della nave”, si legge, “si ravvisa una evidente incompatibilità tra le prestazioni oggetto della presente procedura di gara e la diversa e successiva gara avente ad oggetto la “costruzione della nave”.
Questa, come detto, secondo le previsioni di Terna dovrebbe essere lanciata il prossimo giugno. Il cronoprogramma prevede poi che si concluda nello stesso mese del 2027, con l’inizio della costruzione a partire dal settembre dello stesso anno e la consegna del mezzo nel febbraio del 2030.
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