CK Hutchison si arrende alla Cina per chiudere la vendita dei suoi 43 terminal container
Blackrock e Msc devono coinvolgere anche Cosco nell’acquisto poichè il venditore ha fatto sapere che “non procederà con alcuna transazione che non abbia l’approvazione di tutte le autorità competenti”

Il gruppo terminalistico CK Hutchison di Hong Kong controllato dal magnate ultranovantenne di Hong Kong Li Ka-shing ha annunciato che saranno necessarie modifiche alla composizione del consorzio e alla struttura dell’accordo che acquisterà il colosso delle banchine affinché l’accordo “possa essere approvato da tutte le autorità competenti”. Il gruppo di investitori che aveva presentato finora un’offerta (salvo poi incontrare la contrarierà della Repubblica Popolare Cinese) per rilevare i 43 terminal container era composto da Blackrock e dalla Terminal Investment Ltd di Msc.
Poco più di una settimana fa, il Wall Street Journal ha riferito che la Cina stava spingendo per poter entrare nell’operazione attraverso il colosso statale Cosco nel ruolo di “socio e partner con pari poteri”, mettendo in guardia i principali attori dell’operazione che avrebbe bloccato la vendita se ci fossero state resistenze. L’avvertimento, a quanto pare, ha sortito gli effetti sperati.
La vicenda trae origine lo scorso marzo quando CK Hutchison aveva annunciato la cessione delle sue attività portuali globali al di fuori della Cina, inclusi i due strategici porti alle estremità del Canale di Panama, a una cordata guidata dal colosso finanziario BlackRock e partecipato da Msc con un accordo preliminare valutato 23 miliardi di dollari totali. La vendita era stata vista come una vittoria politica per il presidente Usa Donald Trump, che aveva promesso di “riprendere” il Canale di Panama dal presunto controllo cinese, scatenando l’ira di Pechino.
L’autorità di regolamentazione del mercato cinese già a marzo aveva fato sapere di avere avviato una procedura di esame dell’accordo, gettando un’ombra sinistra sulla possibilità di chiusura dell’intesa. CK Hutchison ha ora precisato che il “periodo di trattative esclusive” menzionato nell’annuncio di marzo era scaduto, ma che le discussioni sono destinate a proseguire proprio in funzione della modifica del consorzio con l’investitore cinese non meglio specificato. Il gruppo di Hong Kong ha affermato di voler “concedere il tempo necessario affinché tali discussioni raggiungano” un accordo praticabile, assicurando che “non procederà con alcuna transazione che non abbia l’approvazione di tutte le autorità competenti”.
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY
SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI




