Le port authority hanno incassato 423,4 milioni del Pnrr e spesi 12,7
Solo 4 enti hanno cominciato a spendere le risorse del Piano. I progetti in ballo sono 78, per un valore che si aggira sui 2,9 miliardi di euro complessivi
Nei giorni scorsi la Corte dei Conti ha pubblicato la prima relazione sullo statuo di attuazione del Pnrrr – Piano nazionale di Ripresa e Resilienza e del Piano complementare, comprensiva naturalmente anche di una disamina dei progetti portuali, per i quali sono stati stanziati circa 2,9 miliardi di euro.
“Delle 16 Autorità di sistema portuale – si legge nella relazione – 15 hanno comunicato di avere dei progetti già approvati, 1 (AdSP Mar Tirreno settentrionale) ha comunicato di avere presentato progetti non ancora approvati dal Mite. Al momento della rilevazione effettuata, le Autorità di sistema portuale sono interessate nel Pnrr per 78 progetti approvati, con una previsione di spesa di circa 2,85 miliardi. La maggior parte delle risorse (circa 2,67 mld) è destinata alla componente M3C2 “intermodalità e logistica integrata”.
La Corte dei Conti spiega poi che “per 17 progetti erano previsti obiettivi intermedi al 31 dicembre 2021”, senza specificare quali, e che “per 4 progetti è stato dichiarato il raggiungimento dell’obiettivo (Ravenna, Taranto, La Spezia, Cagliari)”, ma offre un quadro di riepilogo d’insieme: “Risultano traferiti agli Enti in discorso 458,1 milioni. Di tale somma, sono state contabilizzati per fatture/stato di avanzamento lavori 12,7 mln, quasi tutti già oggetto di pagamenti”.
A completare il quadro una tabella che mostra “le sei Autorità portuali e le Missioni che per i progetti previsti presentano copertura anche da altre fonti finanziarie. L’importo complessivo di tutti gli interventi assomma a 3,7 miliardi, sui quali le altre fonti incidono per circa il 23 per cento”.
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