Troppe richieste di chiarimento, slittano i termini per il rinnovo flotte navali Tpl
Posticipata di un mese la scadenza, il Mit nel frattempo ha spiegato che per i ro-ro le dimensioni possono essere “soggette a modifiche”, non così la velocità a pieno carico

Termini posticipati per il procedimento del Mit per il rinnovo delle flotte navali dedicate al trasporto pubblico locale. In prossimità della scadenza naturale, fissata per oggi 1 settembre, il dicastero ha infatti fatto sapere di avere fissato un nuovo termine al 7 ottobre, allo scopo di “consentire la massima partecipazione degli operatori economici”.
Alla base del rinvio, la mole di richieste di chiarimento arrivate al suo indirizzo, relative a entrambi i lotti della procedura.
Come noto questa, dal valore complessivo di 339 milioni di euro e gestita precisamente dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, mira alla stipula di accordi quadro con i soggetti (cantieri) interessati, relativamente alla costruzione di fino a due ro-ro con lunghezza di 71 metri) e di cinque mezzi Hsc (hi speed craft), entrambi di classe B. Le intese dovranno poi essere seguite dalla sigla di specifici contratti tra gli aggiudicatari e le Regioni interessate dal piano.
Nella documentazione pubblicata all’avvio dell’iter, il Mit aveva già fornito specifiche tecniche sui mezzi in questione, rimandando per entrambi i lotti ad alcuni documenti elaborati dal Rina nel 2022. Per il primo, si chiariva che la nave – una “moderna unità ro-ro passeggeri di classe B” –, realizzata in acciaio, dovrà avere stazza lorda di 1.650 tonnellate, lunghezza fuori tutto di 71,15 metri, larghezza massima di 14, ed essere in grado di accogliere 650 passeggeri più 17 membri dell’equipaggio. Il traghetto, dotato anche di garage di 240 metri lineari, dovrà inoltre poter raggiungere una velocità a pieno carico di almeno 18 nodi.
Per il secondo lotto, si evidenziava che l’unità, con stazza lorda di 237 tonnellate, dovrà essere “del tipo aliscafo con configurazione delle ali a V”, con lunghezza fuori tutto di 31,5 metri e larghezza tra le ali di 14,5, poter raggiungere a pieno carico una velocità di 35 nodi, nonché poter ospitare 249 passeggeri e 8 membri dell’equipaggio.
Le risposte dei tecnici del ministero hanno definito ora con più chiarezza il perimetro delle caratteristiche, per entrambi i tipi di mezzi. Relativamente ai ro-ro, il Mit ha infatti esplicitato che le dimensioni “possono essere soggette a modifiche da parte del proponente” e che quelle riportate hanno “natura indicativa”. Allo stesso tempo la velocità indicata di 18 nodi a pieno carico (secondo un operatore “molto elevata per una nave di tali dimensioni”) non è invece modificabile. Infine, i metri lineari di carico vanno intesi come complessivi (trailer più auto). Un punto interessante riguarda poi la conformità della nave al Certificato di Conformità alla Res. MEPC.203 (62) e successivi emendamenti (EEDI e EEXI): al riguardo lo stesso Mit ha chiarito che “la normativa non prevede tale tipo di certificazione per unità di queste dimensioni impiegate in navigazione nazionale”, ma che al fine di ridurre le emissioni “è stato ritenuto opportuno inserire tali requisiti anche in considerazione della vita operativa reale di tali mezzi”.
Anche relativamente alle unità veloci, il Mit ha spiegato nelle risposte ai quesiti che “i parametri dimensionali (lunghezza, altezza, immersione e larghezza fra le ali) devono intendersi come valori di riferimento” e quindi possono essere soggetti a modifiche, sempre però nel rispetto “dei requisiti funzionali, operativi e di sicurezza”. Resta invece ferma la richiesta che i mezzi siano aliscafi Hsc di classe B, ovvero che non siano ammissibili proposte di mezzi monocarena.
F.M.
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