Strappo di Salvini che nomina i presidenti dei porti di Bari, Messina e La Spezia
Il ministro dei Trasporti stigmatizza l’incaglio voluto da Forza Italia e procede senza il parere del Senato. Guai intanot per Gugliotti a Taranto

Dopo Matteo Paroli a Genova, ecco altri tre presidenti di Autorità di sistema portuale.
Il vicepresidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha infatti reso noto di aver firmato i decreti che nominano Francesco Mastro presidente Adsp del Mare Adriatico meridionale (porti di Bari, Brindisi, Manfredonia, Barletta, Monopoli e Termoli), Francesco Rizzo presidente Adsp dello Stretto (porti di Messina, Milazzo, Tremestieri, Villa San Giovanni, Reggio Calabria e Saline) e Bruno Pisano presidente Adsp del Mar Ligure orientale (porti della Spezia e Marina di Carrara).
“Con queste nomine, il Mit conferma l’attenzione verso il rafforzamento strutturale del sistema portuale italiano, fulcro della logistica, dell’interscambio marittimo e della competitività internazionale del nostro Paese. Le tre Autorità di Sistema potranno ora proseguire con piena legittimità nel mandato quadriennale, definendo indirizzi strategici e implementando i piani operativi nei rispettivi ambiti territoriali, grazie a una governance stabile e rinnovata” ha spiegato una nota del Mit.
Le nomine sono state fatte in assenza del parere dell’ottava commissione del Senato, che ieri aveva rinviato per l’ennesima volta l’apposita seduta. “Ho le nomine di parecchi presidenti di porti ferme in commissione al Senato dove siamo incagliati da mesi per scelta politica di uno dei partiti della maggioranza, non il mio né quello del presidente del Consiglio” aveva spiegato Salvini in mattinata duranten un convegno. “Essere attaccati dalle opposizioni ci sta, essere infastiditi da chi non è all’opposizione ci sta di meno. Oggi facciamo le prime 3, se la commissione non procede la settimana prossima facciamo le altre 3. Sono 12, in un mese le faccio tutte. E poi chi s’è visto s’è visto”.
Intanto il presidente in pectore dell’Autorità di sistema portuale di Taranto, Giovanni Gugliotti, ha ricevuto un avviso di conclusioni delle indagini. Secondo la Procura tarantina, che ipotizza a suo carico i reati di calunnia e falso giuramento, Gugliotti (che nel 2023 ottenne la messa alla prova in altro procedimento) sarebbe l’autore di undici denunce firmate con i nomi di Pippi Malandrino ed Ernesto Calabrese, considerati dall’accusa nomi di fantasia, con l’intento di colpire e danneggiare alcuni avversari politici.
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