Federlogistica: “Risolvere i ‘coni d’ombra’ del Port Community System di Genova”
Slittano intanto i termini della gara di Connect Id per il prototipo operativo del buffer merci porto-retroporto

I viaggi con container vuoti e i transiti interni tra terminal portuali sono i principali “coni d’ombra” che Federlogistica auspica potranno essere affrontati presto dal tavolo sul Port Community System Operativo (Pcso) del porto di Genova, che sarà gestito da Liguria Digitale per conto della AdSP Mar Ligure Occidentale.
“La ripresa dei lavori sul Pcso – ha commentato al riguardo Gianfranco Tiezzi, Coordinatore di Federlogistica Liguria – è un segnale positivo per tutto il sistema logistico ligure, indispensabile per aumentare efficienza, trasparenza e competitività”.
Il confronto in particolare è ripartito, spiega, “con l’obiettivo di proseguire il percorso di digitalizzazione integrata dei processi logistico-portuali, estendendo il sistema anche ai terminal di Savona e Vado Ligure, in sinergia con gli investimenti Pnrr e con il programma ministeriale “LogIn Business”. Un traguardo, aggiunge, “da raggiungere nei primi giorni di dicembre con l’adeguamento dei dispositivi e delle applicazioni utilizzate dalle aziende di autotrasporto”. In particolare ad oggi il sistema rileva prevalentemente la merce e non le targhe, rendendo necessario un aggiornamento tecnico per assicurare la tracciabilità completa dei mezzi e delle operazioni. Permangono inoltre difficoltà nella dematerializzazione documentale, con ritardi da alcuni soggetti come le Dogane e criticità legate all’uso di applicazioni diverse.
Le principali novità annunciate, segnala Federlogistica, includono la riduzione dei tempi di validità dei viaggi autotrasporto (lo stato “da pianificare” passerà da 8 a 4 giorni), l’obbligo di utilizzo dell’app mobile Eva per la gestione dell’ingresso in porto e la conferma dell’ordine di manovra; l’integrazione dei buffer interni nei flussi operativi Pcs, con notifiche in tempo reale tra terminal, varchi e operatori; l’estensione della gestione digitale ai container vuoti e ai transiti interni, in linea con l’Ordinanza 7/21 e con la strategia di digitalizzazione completa del ciclo portuale. Al riguardo Federlogistica Liguria si è detta disponibile a continuare a collaborare con l’AdSP e con Liguria Digitale per far sì che le implementazioni siano realmente “funzionali alle esigenze operative delle imprese”, coerenti con il programma LogIn Business e con gli obiettivi di innovazione promossi a livello europeo.
Restando in materia di digitalizzazione delle operazioni da e per il porto di Genova, si segnala invece un rallentamento nella procedura, avviata a giugno da Connect Id, volta a sviluppare un prototipo di ‘buffer’ merci tra porto e retroporto di Genova, i cui termini (fissati originariamente all’11 novembre) sono stati prorogati al prossimo 27 febbraio. Obiettivo della gara – che si rivolge a soggetti presenti nella Zls e già dotati di infrastrutture logistiche dalle caratteristiche definite – è quello di sperimentare un modello operativo di scambio tra porto e retroporto che faccia leva su alcune aree già esistenti, allo scopo di valutarne la sostenibilità operativa ed economica.
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