• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

logo shipping italy
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Navi

Nuovo offerta per il debito di Cin verso Tirrenia in A.S.

La bad company avrebbe ricevuto (forse da J-Invest) una proposta da 110 milioni per il credito verso la società di Moby. Che intanto si muove per la riorganizzazione aziendale degli amministrativi

di Andrea Moizo
29 Aprile 2022
Stampa
Athara (Tirrenia) Moby Aki (Moby) NC

Sul percorso di salvataggio del gruppo Moby, avviato un mese fa e imperniato sull’ingresso nella società della famiglia Onorato del gruppo Msc di Gianluigi Aponte, incombono da qualche giorno alcune perturbazioni significative.

Oggi il quotidiano finanziario Milano Finanza ha rivelato, senza farne il nome, che soggetto terzo avrebbe presentato a Tirrenia in Amministrazione Straordinaria un’offerta di acquisto, 110 milioni di euro, del credito da 180 milioni di euro vantato dalla bad company facente capo al Ministero dello Sviluppo Economico nei confronti di Cin – Compagnia Italiana di Navigazione (controllata da Moby) per l’acquisizione nel 2012 della ex compagnia di bandiera.

Secondo MF, quindi, ai commissari di Tirrenia in as, dai quali ad oggi sarebbe arrivato il placet all’offerta saldo&stralcio di 82 milioni presentata da Cin – placet ufficioso ma sufficiente per il Tribunale ad accogliere la proposta concordataria della stessa Cin –, sarebbe così stata prospettata la possibilità del recupero di una quota decisamente più alta del proprio credito (61% contro 45%). Il confronto però non andrebbe fatto sui soli importi. L’offerta di Cin, infatti, avrebbe il plus di una fidejussione e della potenza industriale di Msc, alla base della stessa. Per contro la nuova proposta non prevedrebbe, ovviamente, la rinuncia da parte di Tirrenia in as ai contenziosi aperti contro Moby/Cin.

A complicare il quadro e la lettura di questa novità ci sono poi le date. Il Tribunale di Milano, infatti, aveva fissato come termine ultimo per la presentazione del piano concordatario lo scorso 31 marzo. Tanto che, per rispettare la data, Msc avrebbe prospettato si alla bad company un impegno vincolante all’operazione alla base del salvataggio di Cin, ma pretendendo una tempistica di accettazione utile a soddisfare le scadenze del Tribunale.

La nuova offerta alla bad company, invece, sarebbe arrivata, senza vincoli, il primo aprile, sostanzialmente, quindi, fuori tempo massimo, tanto che sarebbe stata rifiutata dalla bad company. Il tempismo però non può che sollevare interrogativi sulla reale finalità della cosa, che potrebbe anche essere un tentativo di disturbo dell’operazione Msc mettendo i commissari di fronte al dilemma (anche e soprattutto erariale) di preferire una proposta per così dire industriale ma più povera finanziariamente ad un’offerta quantitativamente migliore ma volta con ogni probabilità a puntare sul fallimento di Cin.

Il nome dell’offerente non è stato come detto svelato, ma quello che risulta ad alcune fonti di SHIPPING ITALY – la bolognese J-Invest, mediatore attivo nella gestione di Npl e distressed asset – appare plausibile, dato che la società finanziaria guidata da Jacopo Di Stefano e Stefano Giura è “pacificamente creditrice” di Tirrenia in as (espressione usata da Tar del Lazio e Consiglio di Stato in alcune sentenze) e che essa, fondando le proprie pretese sul maggior recupero possibile da parte di quest’ultima del credito da essa vantato verso Cin, già un anno fa presentò un’istanza di fallimento di Cin.

A far da cornice a tutto ciò, si apprende che una decina di giorni fa Moby e Cin avrebbero prospettato ai sindacati un accordo per l’attivazione del Fondo Solimare per 24 mesi per 293 dipendenti amministrativi (fra cui 9 persone afferenti al settore rimorchio) con l’obiettivo della “riorganizzazione aziendale”. Data l’imponenza della manovra e l’incertezza sulla capienza stessa del Fondo, le organizzazioni confederali dei lavoratori avrebbero però preso tempo, chiedendo non solo la garanzia di evitare licenziamenti, ma anche la possibilità di visionare un piano industriale che renda conto degli effetti di medio lungo periodo della prospettata riorganizzazione.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
Veson Usa fleet
Le navi da crociera la flotta mercantile Usa per valore
Settore primo per valore e secondo per numero. L'offshore completa il podio con unità di servizio e navi da perforazione
  • crociere
  • navi
  • valore
  • Veson Nautical
2
Market report
21 Giugno 2025
Pitto Alessandro (Fedespedi)
Sono 60mila (e in crescita) gli addetti del settore spedizioni in Italia
Nel corso dell'Assemblea annuale 2025 la Federazione ha confermato Alessandro Pitto quale presidente per il triennio 2025-2028
  • Assemblea annuale Fedespedi
  • Fedespedi
  • Pitto
3
Spedizioni
19 Giugno 2025
bulk-carrier-front-cover (002)
Aumenta la sicurezza delle bulk carrier, al netto delle recrudescenze belliche
Secondo Intercargo negli ultimi 10 anni ringiovanimento della flotta, maggiore formazione degli equipaggi e leggi più chiare hanno migliorato la…
  • bulk carrier
  • Intercargo
  • perdita
  • sicurezza
  • sinistri
2
Market report
10 Giugno 2025
MSC Katrina – terminal Sech Genova NC (3)
Msc perde slancio mentre Hapag Lloyd risale nei trasporti container con l’Italia
L’indagine 2024 di Bankitalia rileva cali netti per Maersk (8,4%) e Cma Cgm (10,5%), mentre salgono il liner tedesco (15%)…
  • Banca d'Italia
  • Bankitalia
  • Cma Cgm
  • Hapag Lloyd
  • maersk
  • MSC
  • One
  • Zim
2
Economia
9 Giugno 2025
Bankitalia incidenza costi trasporto su interscambio commerciale – indagine 2025
Bankitalia: tornata a salire l’incidenza dei costi di trasporto sull’interscambio commerciale italiano
Il caro-noli nel trasporto marittimi traina i valori dell'indicatore che sale al 2,5% per le esportazioni (al 2,5%) e al…
  • Banca d'Italia
  • Bankitalia
  • container
  • costi di trasporto
  • incidenza
  • logistica
  • noli
5
Market report
6 Giugno 2025
Il quotidiano online del trasporto marittimo
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)