Marittimi extra-Ue su traghetti italiani: Rixi convoca le parti sociali
Sindacato e associazioni armatoriali incontreranno il viceministro dopo la richiesta congiunta di modificare il Dl Lavoro in sede di conversione

La richiesta di un incontro è stata immediatamente accolta: lunedì a Porta Pia Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, incontrerà i rappresentanti di Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti e quelli di Confitarma e Assarmatori.
Al diffondersi della bozza del Decreto Lavoro, approvato dal Governo lo scorso primo maggio è pubblicato solo stamane in Gazzetta Ufficiale (SHIPPING ITALY ha anticipato qui i contenuti in materia di imbarco dei marittimi), è immediatamente montato il malumore dei marittimi e le sigle sindacali si sono mosse per un chiarimento sulla sospensione della cosiddetta ‘legge Cociancich’ che nel prossimo futuro permetterà l’imbarco di personale extracomunitario sui traghetti italiani attivi sulle rotte di cabotaggio nazionale. Chiarimento chiesto in primis rivolgendosi alle controparti datoriali, forti del fatto che il placet sindacale resterà determinante nella redazione degli accordi di flotta ‘riesumati’ dal decreto lavoro.
Sicché la richiesta di un incontro al Ministero dei Trasporti è partita congiuntamente. A Rixi, quindi, sia gli armatori che le organizzazioni sindacali chiederanno che l’articolo 36 della bozza sia integrato nel corso della conversione in legge, inserendovi parte degli interventi in favore della formazione e dello snellimento delle procedure di certificazione dei marittimi che entrambe le parti sociali chiedono da tempo, lamentando l’impatto che alti costi di formazione e i lacciuoli burocratici hanno sull’appeal delle professioni del mare.
A.M.
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