Pubblicati da Assoporti e Srm i numeri ufficiali della portualità italiana nel 2023
Previsti fino al 2030 tassi di crescita annua del 1,2% e del 2,2% per container e ro-ro
Assoporti e Srm (centro studi del gruppo Intesa San Paolo) hanno pubblicato il nuovo numero di “Port Infographics”, report contenente Statistiche e dati aggiornati sui trasporti marittimi e la portualità.
Nel report si legge come siano stati 360 i milioni di tonnellate di merce movimentata nei porti italiani nei primi tre trimestri del 2023, in calo del 3% sull’analogo periodo del 2022: “Il Ro-Ro in crescita (+0,6%), calano container, rinfuse solide e liquide; ottime performance per passeggeri e crociere (+16,4% e +54,4%); il 37% dell’import export italiano nei primi 9 mesi del 2023 (254 miliardi di euro) è trasportato via mare, nel 2003 la quota era del 29%” sintetizzano Assoporti e Srm, che, quanto al futuro, prevedono che fino al 2030 la movimentazione di container cresca al ritomo del 1,2% l’anno e quella di ro-ro del 2,2%.
Alcuni flash anche sul tema della transizione verso una flotta green: “Il 49% del tonnellaggio attualmente in ordine nei cantieri navali è alimentato a combustibili alternativi; al 2030 il 23% della flotta navale complessiva in acqua sarà alimentata a carburante alternativo; il 40% delle navi ordinate nel 2023 andrà a Gnl ed il 24% a metanolo; 126 navi sulle 145 totali ordinate dagli armatori italiani ai cantieri nazionali ed esteri prevedono carburanti alternativi”.
Il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, ha commentato, “Da tempo Assoporti sta lanciando messaggi e portando avanti idee rivolte a far comprendere in modo forte quanto i nostri scali abbiano non solo un’importanza commerciale, turistica e occupazionale ma anche quanto essi possano dare al nostro Paese in termini di competitività nel Mediterraneo. L’incertezza geopolitica ed economica permane, prevalentemente legata alla durata delle guerre. L’invito forte va alle diplomazie per riuscire a trovare una soluzione e tornare il prima possibile alla normalità. La collaborazione con Srm ci permette di coniugare le conoscenze che abbiamo come Associazione dei Porti Italiani con quelle di un Centro Studi specializzato che ha la sua forza proprio nelle analisi del settore marittimo e portuale, perché per decidere qualsiasi strategia bisogna conoscere il quadro di riferimento”.
Il direttore generale di Srm, Massimo Deandreis, ha dichiarato: “Il trasporto marittimo e la portualità vivono un momento geopolitico complesso connesso alla situazione che stiamo vivendo nel Canale di Suez, ma anche denso di sfide ed opportunità; si ravvisa quanto mai l’esigenza da parte degli operatori di avere informazioni e dati per interpretare e conoscere al meglio i fenomeni in atto. L’obiettivo che ci siamo proposti da tempo, insieme ad Assoporti, è proprio quello di avere un outlook periodico che possa essere un valido strumento di supporto ai protagonisti della filiera logistica e manifatturiera”.
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