• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

logo shipping italy
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Porti

A Marghera un nuovo terminal ferroviario al posto del naufragato deposito Gnl

Venice Lng e l’Adsp hanno rinunciato (già nel 2023) al progetto di Decal finanziato dall’Ue che su quelle aree ora progetta un fascio di tre binari e relative infrastrutture per il trasferimento dei prodotti tra ferrocisterne e serbatoi

di Andrea Moizo
26 Marzo 2025
Stampa
Immagine WhatsApp 2025-03-26 ore 12.23.19_ddab85f8

Il porto di Venezia non avrà il deposito di Gnl atteso e le navi che vorranno approvvigionarsi di gas dovranno rivolgersi a fornitori esterni allo scalo. Al suo posto sorgerà un nuovo terminal ferroviario per il trasporto merci.

L’abbandono del progetto Venice Lng, avviato su iniziativa di Decal, società della famiglia Triboldi titolare di un deposito costiero a Marghera, con l’appoggio dell’Autorità di sistema portuale sul finire del 2017 non era mai stato formalizzato, malgrado l’ente lo avesse inserito nel vigente Piano Operativo Triennale e malgrado il progetto fosse stato ritenuto meritevole di una finanziamento a fondo perduto da parte dell’Unione Europea per 18,5 milioni di euro (su un investimento totale previsto di 120 milioni).

La rinuncia, risalente al 2023, è emersa solo ora, perché l’Adsp ha appena indetto una conferenza dei servizi a seguito della richiesta di Decal di realizzare un nuovo terminal ferroviario, esattamente sulle stesse aree su cui avrebbe dovuto sorgere il deposito progettato dalla sua controllata al 100% Venice Lng. Nel decreto di indizione si legge che il terminal è compatibile col Piano operativo triennale, anche se secondo la versione vigente su quelle aree avrebbe dovuto sorgere il deposito di gnl, definito “intervento infrastrutturale strategico per il porto di Venezia” (sparito però dall’ultimo aggiornamento nel gennaio 2024).

Nel bilancio 2023 di Venice Lng, redatto nel maggio 2024, si legge che “la potenziale crescita del gnl small scale si è vista minacciata negli ultimi anni dal cambiamento della politica europea nei confronti di tale prodotto, che è stato definito di transizione ed accettato temporaneamente per la produzione di energia elettrica, mentre l’utilizzo come carburante per il trasporto pesante è stato osteggiato da vari regolamenti. Come risultato di tutto ciò la trasformazione di camion da diesel a gnl si è fermata e non si prevede un significativo recupero; di conseguenza i potenziali clienti del deposito si sono defilati, manifestando il loro disinteresse per il progetto”.

Nessuna menzione dei clienti navali, relativamente a cui è possibile che sulla scelta di Decal abbia influito anche l’avvio effettivo di iniziativa analoga a Ravenna da parte di Edison e Gruppo Pir. Vero è che Venice Lng, lanciato a inizio 2018, a fine 2020 aveva incassato il definitivo ok ambientale. I lavori veri e propri però non sono mai partiti tanto che Inea (l’agenzia Ue che aveva concesso i finanziamenti), stando al bilancio di Venice Lng, nel settembre 2023 ha negato una proroga dei termini.

L’Adsp al momento non ha fornito chiarimenti a proposito della rinuncia allo sviluppo della filiera gnl (che prevedeva anche la realizzazione di una bettolina da parte della Rimorchiatori Riuniti Panfido, progetto beneficiario di altro finanziamento europeo da 9,5 milioni di euro e anch’essa finora mai consegnata dal cantiere Rosetti Marino).

La stessa port authority, a proposito del nuovo terninal ferroviario, informa che “l’infrastruttura ferroviaria consentirà lo shift modale, oramai indispensabile in particolare per il settore chimico e petrolifero, delle merci che attualmente vengono scaricate via nave e distribuite invece tramite autobotti. Si tratta di un fascio di 3 binari e delle relative infrastrutture e impianti per il trasferimento dei prodotti tra ferrocisterne e serbatoi. Dal terminal i convogli caricati potranno raggiungere, tramite la rete portuale, la stazione di Venezia Marghera Scalo e da qui immettersi nella rete ferroviaria nazionale con destinazione i mercati del centro Europa. l terminal ferroviario sorgerà nell’area “ex-Italcementi”, a Est dell’attuale deposito Decal, avrà una capacità di movimentazione fino a 700.000 tonnellate/anno, pari a circa 520 treni all’anno e comporterà un incremento dell’organico aziendale fino a raggiungere i 50 dipendenti. L’opera, che potrà usufruire dei vantaggi della Zona Logistica Semplificata, rappresenta un altro potenziamento della logistica ferroviaria nel porto di Venezia, ed evidenzia l’importanza strategica del porto lagunare come hub di prodotti energetici e chimici”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY 

SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
Screenshot
Abbattuto un altro record storico per l’orderbook di navi portacontainer
Il superamento dei 5 milioni di Teu di stiva in costruzione, pari a un terzo della flotta attiva, preoccupa gli…
  • Bimco
  • container
  • Cosco
  • Hapag
  • nuove navi
  • orderbook
  • ordini
  • portacontainer
1
Market report
16 Dicembre 2025
PSA SECH – container banchina gru
La capacità container in eccesso si riversa ora sulle rotte Mediterraneo – Nord America
Sulla tratta ha fatto il loro ingresso 11 portacontainer con capacità di 14-15mila Teu provenienti dal trade Asia - Med
  • container
  • eccesso di stiva
  • Sea-Intelligence
2
Market report
12 Dicembre 2025
Global Order Book 2026 (Courtesy of Boat International Media Limited)
Nove cantieri italiani dominano la classifica delle navi da diporto in costruzione
Azimut Benetti e Sanlorenzo si confermano al vertice del Global Order Book 2026; sale Palumbo Superyachts, scende Cantiere delle Marche,…
  • 2026
  • Azimut Benetti
  • Baglietto
  • Cantiere delle Marche
  • global order book
  • navi da diporto
  • Next Yacht Group
  • Overmarine
  • Palumbo Superyachts
  • Sanlorenzo
  • superyacht
  • Tankoa
  • The Italian Sea Group
2
Market report
11 Dicembre 2025
Nave da crociera MSC – Stazioni Marittime Genova – MSC Crociere
Crociere: sorpasso storico delle cabine con balcone rispetto alle interne
Secondo l'Osservatorio Ticketcrociere il prezzo medio per persona scende a 1.570 euro (-3% sul 2024) nonostante la corsa alla qualità
  • cabine
  • crociere
  • navi da crociera
  • Ticketcrociere
2
Navi
11 Dicembre 2025
Savannah port
Nel 2026 in arrivo un rallentamento degli scambi commerciali secondo Unctad
L'anno in corso si chiuderà invece con il record di 35mila miliardi di dollari, grazie anche a un incremento nelle…
  • scambi commerciali globali
  • Unctad
2
Market report
10 Dicembre 2025
Il quotidiano online del trasporto marittimo
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)