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La barese Istop Spamat di Totorizzo contesa fra Msc e Fhp

L’azienda è attiva come impresa portuale negli scali di Bari, Molfetta e Barletta operando nei settori container, rinfuse, merci varie e project cargo

di Nicola Capuzzo
2 Aprile 2025
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Istop Spamat Gruuber Logistics

Prima Msc e ora Fhp (F2i Holding Portuale) stanno provando ad aggiudicarsi l’impresa portuale pugliese Istop Spamat attiva nei porti di Bari, Molfetta e Barletta. A confermarlo a SHIPPING ITALY, smentendo però le indiscrezioni che danno per imminente una chiusura dell’affare, è direttamente Vito Totorizzo, amministratore unico della società al 100% della sua famiglia: “Siamo a disponibili a fare qualcosa ma al momento non abbiamo sotttoscritto alcun accordo di vendita. Fhp si sta muovendo investendo in molti porti e ci stiamo parlando; parlare non fa male a nessuno. Sarà un piacere farlo (l’affare, ndr) al momento giusto e se ci saranno le condizioni. Al momento non c’è nulla di firmato”.

Non solo. Totorizzo ricorda che Istop Spamat “è un’azienda famigliare per cui decidiamo io e i miei figli” e poi rivela che “anche con Msc abbiamo parlato tempo fa ma poi non abbiamo trovato un’intesa”. Proprio il gruppo svizzero fondato da Gianluigi Aponte è il primo cliente dell’impresa portuale barese (il terminal container è dedicato) che opera anche come agente locale per la shipping company ginevrina. Alla domanda se una cessione a terzi potrebbe indispettire il primo armatore al mondo nel settore container, l’esperto imprenditore pugliese risponde: “Non vogliamo dispiacere un cliente come Msc di cui siamo agenti. Ci dispiacerebbe se loro non fossero d’accordo”. Ciò detto, però, gli affari sono affari per cui non si può escludere che alla fine sarà Fhp a mettere le mani sull’impresa portuale attiva nei tre scali pugliese movimentando non solo box ma anche rinfuse, project cargo e merci varie per clienti come Gruppo Casillo, Yara Italia, F.lli De Cecco, F.lli Barilla, Cofco International Italy e Gruber Logistics. L’equipment a disposizione è composto da gru semoventi da 20 a 144 tonnellate, carrelli sollevatori, reach stackers, pale meccaniche, tramogge mobili e altre attrezzatura idonee al sollevamento di merci e di benne mordenti.

In attesa dei numeri relativi all’esercizio appena trascorso, il bilancio 2023 di Istop Spamat racconta un’azienda da 8,3 milioni di euro di fatturato, con Ebitda da 2,5 milioni, oltre mezzo milione di reddito operativo e un utile netto di poco superiore ai 400 mila euro (in calo dai 615mila euro del 2022).

Dal punto di vista operativo nel 2023 l’impresa portuale di Totorizzo aveva movimentato annualmente 113mila tonnellate a Molfetta (con 35 navi approdate), 962mila tonnellate a Bari (con 160 navi) e 101mila tonnellate a Barletta (con 27 navi). Per ciò che rigurda i container a Bari nello stesso anno erano stati movimentati 22.904 box pieni (+6,94%) e 2.486 vuoti.

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