Saipem ha presentato all’Omc 2025 il drone subacqueo all-electric Hydrone-W
La tecnologia all’avanguardia per la manutenzione e l’ispezione di infrastrutture sottomarine, in grado di lavorare in mare in completa autonomia, può sollevare carichi fino a 200 chilogrammi

Saipem, società operante nella prestazione di servizi per il settore dell’energia e delle infrastrutture, è presente all’Omc – Med Energy Conference & Exhibition, il principale appuntamento sull’energia nell’area mediterranea, con il suo drone subacqueo completamente elettrico, l’Hydrone-W.
L’Hydrone-W, informa Saipem, è lungo circa 3 metri, largo quasi 2 metri, alto 1,9 metri e dal peso di 4,2 tonnellate, ed è posizionato all’ingresso principale dell’area esterna della fiera su una pedana rialzata, dove resterà visibile a tutti i visitatori per l’intera durata della manifestazione che si protrarrà fino al 10 p.v..
Dotato di un sistema di controllo remoto, è stato ideato da Saipem per lo sviluppo e l’industrializzazione di tecnologie e soluzioni subacquee per la manutenzione e l’ispezione di impianti sottomarini e il sollevamento di carichi di oltre 200 kg, e fa parte del suo programma Hydrone: un’iniziativa per la progettazione e l’industrializzazione di una flotta di droni subacquei in grado di lavorare in mare in completa autonomia fino a 3mila metri di profondità.
Questi droni, grazie all’intelligenza artificiale, sono in grado di eseguire complesse missioni di ispezione e intervento in mare. La flotta si distingue per la capacità di operare sott’acqua per periodi prolungati fino a 12 mesi, alternando 12 ore di lavoro a 12 ore di ricarica grazie a stazioni di ricarica posizionate sul fondale marino.
Il programma comprende tre tipologie di droni sottomarini: FlatFish specializzato in missioni di ispezioni ad ampio raggio; Hydrone-R specializzato in ispezioni locali e interventi; Hydrone-W che è la versione più potente, utilizzata per operazioni critiche come la chiusura di valvole di emergenza durante la realizzazione di un pozzo in caso di anomalie.
“Saipem, è l’unica azienda in Italia che progetta, produce e opera droni sottomarini in grado di realizzare sia attività di ispezione che di intervento, oltre a operazioni di sorveglianza, protezione dei porti, monitoraggio dei mari e delle biodiversità, mappatura dei fondali, ispezione di sistemi e componenti underwater e manutenzione di infrastrutture critiche come i gasdotti.” evidenzia la nota.
Il programma Hydrone rappresenta un’evoluzione significativa per il settore dell’energia offshore, “permettendo la riduzione dei costi e della carbon footprint, migliorando al contempo la sicurezza e l’efficienza operativa. Grazie a fattori chiave come il digitale e l’intelligenza artificiale, il programma è in grado di rispondere alla crescente domanda di soluzioni autonome e residenti prevista negli anni a venire”.
Alle applicazioni dei droni, Saipem ha dedicato due workshop nel corso della prima giornata della manifestazione Omc, presso il Presentation Hub, entrambi dedicati alle low carbon solutions. Esperti come Vito Lacerenza (Marina Militare), Stefano Tondini (Herambiente) e Mauro Piasere (Saipem) hanno discusso su “Transizione energetica e sicurezza: opportunità e sfide tecnologiche”, mentre Annalisa Di Felice e Cristina Marras (Saipem) nel secondo workshop “COREu, un’iniziativa europea di punta nel settore Ccs che sfrutta l’esperienza di Saipem nella modellazione dei flussi, nelle tecnologie intelligenti sottomarine e nella robotica” hanno illustrato il progetto cui Saipem partecipa anche attraverso lo studio dell’applicazione dei suoi droni per la cattura della Ccs.
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