Conclusa l’esercitazione internazionale “Barracuda 2025” della Guardia Costiera
Simulati diversi scenari di emergenza marittima e di inquinamento ambientale: coordinati allo scopo dalla Guardia Costiera italiana e dalla Armed Forces of Malta quattro assetti aerei e quattordici unità navali

Pozzallo (Ragusa) – Si è conclusa a Pozzallo l’esercitazione bilaterale internazionale “Barracuda 2025”: un’attività congiunta tra Italia e Malta incentrata sulla cooperazione, l’addestramento e la prontezza operativa nelle funzioni di Guardia Costiera.
La conferenza che si è tenuta dopo l’esercitazione ha visto la partecipazione dei rappresentanti di tutti gli enti coinvolti, tra cui la Guardia Costiera italiana, le Forze Armate di Malta, Transport Malta, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, la Protezione Civile, la Prefettura e il Libero Consorzio di Ragusa, il Comune di Pozzallo, le Forze di Polizia italiane, i Vigili del Fuoco, Ispra, Emsa, Frontex ed Efca.
Nel corso della complessa esercitazione sono stati simulati diversi scenari di emergenza marittima. Tra questi, informa una nota della Guardia Costiera, un’operazione di ricerca e soccorso in mare, un’evacuazione medica da un’unità galleggiante offshore (la Fso Leonis della piattaforma Vega) tramite elicottero, e la gestione della presenza di un ordigno a bordo del catamarano Hsc Jean De La Valette, ormeggiato nel porto di Pozzallo.
Un’ulteriore attività si è concentrata sulla risposta a un evento di inquinamento marino, coordinata dal Dipartimento della Protezione Civile italiano, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra), la Guardia Costiera italiana e le controparti maltesi (Armed Forces of Malta e Transport Malta).
Per garantire la riuscita dell’esercitazione è stato necessario un ampio coordinamento del dispositivo aeronavale messo in campo dalle Armed Forces of Malta e dalla Guardia Costiera italiana, che ha visto l’impiego di quattro assetti aerei e quattordici unità navali.
L’iniziativa congiunta, sottolinea la Guardia Costiera, rappresenta un’occasione di crescita professionale per tutti gli attori coinvolti, con l’obiettivo di migliorare la capacità di risposta rapida ed efficace a reali situazioni di emergenza in mare, che spaziano dal soccorso di persone alla protezione dell’ambiente marino.
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