Posata nel porto di Livorno la prima pietra della Darsena Europa da 550 mln euro
Dopo 3 anni dall’affidamento al Rti l’opera si avvia verso la sua realizzazione, con lavori che avranno una durata complessiva di cinque anni

L’avvio ufficiale dei lavori per la Darsena Europa, il nuovo terminal container del porto di Livorno che sorgerà alle spalle del Terminal Darsena Toscana, è stato sancito oggi con la cerimonia di posa della prima pietra alla presenza del commissario straordinario Luciano Guerrieri, del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, del sindaco di Livorno Luca Salvetti, del prefetto Giancarlo Dionisi e del presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda, insieme a tutta la struttura commissariale e ai rappresentanti del Raggruppamento Temporaneo di Impresa incaricato dei lavori.
Il futuro terminal container, informa una nota dell’Adsp del Mar Tirreno Settentrionale, potrà contare su un pescaggio minimo di 16 metri a ridosso delle banchine e di 17 metri lungo il nuovo canale di accesso che verrà creato a nord dell’attuale porto.
“Dopo l’intesa con la Regione approvata martedì scorso dalla Giunta e dopo l’approvazione del progetto esecutivo siamo finalmente in grado di partire con i lavori a mare” ha commentato con soddisfazione il commissario Guerrieri, sottolineando come questo momento rappresenti il culmine di un percorso procedurale iniziato nel marzo del 2022 con la firma del contratto di appalto integrato e l’affidamento dei lavori al Rti formato da Società Italiana Dragaggi, Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Sales e Fincosit, il cui presidente Jan Van Der Broek era presente alla cerimonia.
In questi tre anni, ricorda l’ente portuale, sono state numerose le attività propedeutiche, tra cui il completamento della bonifica bellica e la prosecuzione dei lavori per il consolidamento della prima vasca di colmata. Un passaggio cruciale è stata l’approvazione del progetto esecutivo, giunta nel marzo del 2024 a seguito della positiva conclusione della Valutazione di Impatto Ambientale.
I lavori per la realizzazione della Darsena Europa avranno una durata complessiva di cinque anni e prevedono un investimento totale di 550 milioni di euro, cento milioni in più rispetto alla stima iniziale. Questo incremento è dovuto in parte a modifiche progettuali volute dalla struttura commissariale, come l’ampliamento della vasca di colmata del futuro terminal ro/ro per accogliere i 17 milioni di metri cubi di sedimenti derivanti dai dragaggi. Anche il consolidamento della prima cassa di colmata (un’opera da circa 50 milioni di euro) e le prescrizioni ambientali hanno inciso sul costo finale, unitamente alla revisione dei prezzi, che – spiega la nota – dovrà essere coperta almeno in parte dal quadro economico dell’opera.
Nei prossimi sei mesi, il Rti si concentrerà sull’allestimento di una prima area di cantiere per realizzare una vasca di contenimento da 1,2 milioni di metri cubi, situata tra la Foce Armata dello Scolmatore e l’attuale seconda Vasca di colmata (la Wbs9 b1 della planimetria allegata). Per costruire questa cassa, i tecnici del Rti interverranno direttamente in mare aperto, sversando materiale di cava per creare gli argini che si andranno ad allungare fino a delimitare la prima area di contenimento. Nello stesso tempo, la struttura commissariale si occuperà di adempiere alle prescrizioni ambientali definite nel Piano di Monitoraggio Operativo e verrà effettuato un intervento di manutenzione sull’argine in sinistra idraulica dello Scolmatore nel tratto dove corre la strada di accesso al cantiere per potenziare la strada stessa.
Roberta Macii, vice commissaria straordinaria dell’opera, ha evidenziato nell’occasione la dedizione della struttura commissariale nel ridurre i tempi procedurali di un’infrastruttura complessa, sottolineando come siano già stati contabilizzati 45 milioni di euro per i lavori a terra relativi al consolidamento della prima vasca di colmata. “Anche in questa fase abbiamo cercato di accelerare e creare lavoro,” ha aggiunto, definendo la giornata un “punto di partenza importante” verso la realizzazione di uno dei cantieri più grandi del paese.
Il prefetto Giancarlo Dionisi ha parlato di un traguardo che trasforma una visione strategica in azione concreta, e dell’importanza della prossima sfida “quella di accompagnare la costruzione dell’infrastruttura con un’azione coordinata, trasparente e responsabile che coinvolga istituzioni e operatori”, mentre il sindaco Luca Salvetti ha sottolineato come con la posa della prima pietra “non si torna più indietro”. Il presidente della Camera di Commercio Riccardo Breda ha evidenziato l’opportunità di sviluppo per le imprese italiane, auspicando una rapida realizzazione dell’opera. Pienamente soddisfatto anche il presidente Giani, che ha definito la giornata l’inizio di una nuova era per il porto di Livorno, che lo proietta verso il futuro.
La cerimonia si è conclusa con la firma del verbale di consegna dei lavori da parte del commissario e della vice commissaria straordinaria della struttura commissariale, del responsabile del procedimento, Enrico Pribaz, del direttore dei lavori, Matteo Baroni, del coordinatore della sicurezza Fabio Verzoni e del responsabile dei lavori per conto del Rti, Bruno Degrande, e con il simbolico taglio del nastro, seguito dallo scarico di un primo carico di materiale da cava.
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