Accolta dal Mase la richiesta dell’Adsp per una riscrittura del Prp di Ancona con il Comune
Prorogato al 30 maggio il termine per la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale

A circa una settimana dalla notizia in cui il porto di Ancona informava sull’avvio della fase preliminare per la redazione del nuovo Piano Regolatore Portuale e sull’attivazione della Valutazione Ambientale Strategica da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica si apprende dalla stampa locale che, su richiesta della stessa Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale, il Mase ha concesso una proroga al termine per la consultazione dei soggetti competenti in materia ambientale, spostandolo al 30 maggio.
Questa decisione giunge in un contesto in cui il Comune di Ancona e il Comitato Porto-Città avevano sollevato possibili criticità procedurali. Ora, l’AdSP ha annunciato un dietrofront strategico, optando per una riscrittura parziale del piano in stretta collaborazione con l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Silvetti.
Nell’articolo, si sottolineava l’avvio di un “articolato percorso di ascolto e sintesi” con le istituzioni territoriali, e questa nuova fase concretizza ulteriormente questo intento. L’Autorità Portuale ha infatti dichiarato che la necessità di questa revisione congiunta è emersa “in seguito alla recente trasmissione di alcuni elaborati integrativi, predisposti sulla base delle segnalazioni della stessa Amministrazione comunale”.
La decisione di collaborare attivamente alla redazione del Prp è stata già comunicata al sindaco di Ancona Daniele Silvetti e al componente del Comitato di gestione Adsp per l’Amministrazione comunale Giacomo Bugaro. Un passo che rappresenta anche l’avvio della composizione di un gruppo di lavoro congiunto, formato dai tecnici del Comune di Ancona e dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale; un team che lavorerà al Prp non solo durante l’attuale fase di rapporto preliminare ambientale, ma anche nelle successive.
Sebbene non vi siano ancora dettagli specifici sulle modifiche, appare “praticamente certo” che verranno ridotte le cosiddette zone di interazione tra porto e città, un aspetto che potrebbe aver rappresentato uno dei punti di discussione con l’amministrazione comunale.
Il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico centrale, Vincenzo Garofalo, ha ribadito l’importanza della collaborazione istituzionale per arrivare ad una proposta condivisa su quello che rappresenta il progetto fondamentale di sviluppo futuro del porto di Ancona. “Un atto che deriva dagli obiettivi del Documento di programmazione di sistema portuale e sul quale, siamo certi, riusciremo a creare una sintesi, espressione della massima collaborazione istituzionale».
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