Chiuso con l’ammissione di nuovi progetti il secondo giro del bando Green Ports
Impegnati circa 41 dei 65 milioni di euro residui: Livorno recupera, Ravenna riesce a ‘riconvertire’ l’idrogeno in fotovoltaico

Il tentativo del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica di completare l’assegnazione dei fondi Pnrr riservati alle Autorità di sistema portuale dal progetto Green Ports ha avuto parzialmente successo.
Lo evidenzia il decreto direttoriale appena pubblicato (ma risalente a oltre un mese fa) che dà conto dei risultati ottenuti dopo che a gennaio, rilevata la mancata assegnazione di circa il 30% delle risorse a disposizione, si era deciso di riaprire i termini dell’iniziativa volta a promuovere “interventi di riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri inquinanti connessi alla combustione di fossili legati alle attività portuali e di approvvigionamento da fonti rinnovabili nelle aree portuali di competenza” delle Adsp.
Il provvedimento contiene l’elenco dei progetti ritenuti finanziabili (14 suddivisi fra 4 adsp per 41 milioni di euro circa in tutto), rimarca il ‘recupero’ dell’ente livornese, risultato alla prima tornata fra i meno virtuosi: tre progetti su quattro ammessi, per un totale di oltre 15,5 milioni di euro, metà dei quali circa ascrivibili a quello per “Produzione, stoccaggio e distribuzione di Idrogeno Green, a servizio del nuovo magazzino del freddo dell’Adsp”.
Venezia s’è vista invece ammettere due progetti per 1,7 milioni di euro in tutto, mentre il record d’incasso è toccato a Ravenna, che, abbandonato il progetto sull’idrogeno, è riuscita a dirottare oltre 14 milioni di euro sul fotovoltaico (mentre non ha ottenuto finanziamenti per il progetto di un traghetto elettrico ad uso dell’ente).
L’ultima Adsp del pacchetto è quella del Mar ligure occidentale, che è riuscita fra le altre cose a ottenere 4,5 milioni di euro per “Impianto fotovoltaico afferente al progetto denominato Interventi stradali prioritari nel bacino di Genova Sampierdarena (P.3121)”, ampio progetto di viabilità portuale che dal 2019, anno dell’aggiudicazione, ha visto continui ritocchi al rialzo dei costi (da circa 130 milioni di euro agli attuali 160 circa).
A.M.
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