Diminuisce la quota di bulk carrier moderne
Secondo Veson Nautical gli effetti della scarsa attività di costruzione degli ultimi anni potrebbero impattare molto sugli equilibri del trasporto marittimo di rinfuse secche

La flotta globale di nabi portarinfuse secche sta affrontando una forte contrazione del tonnellaggio più giovane ed efficiente, con una previsione di calo del 22% dell’offerta di navi di età inferiore ai 15 anni entro il 2028, secondo un’analisi di Oliver Kirkham, Senior Valuation Analyst di Veson Nautical, analista specializzata nella gestione delle flotte.
Intervenendo alla Marine Money Week 2025 a New York, Kirkham ha affermato che il previsto calo del tonnellaggio più giovane di rinfuse secche riflette un cambiamento strutturale causato dallo squilibrio storico nell’attività di nuova costruzione, combinato con una flotta in fase di invecchiamento e sempre meno attrezzata per soddisfare i moderni standard di efficienza ed emissioni.
“Stiamo assistendo a una netta biforcazione nella flotta” ha affermato Kirkham. “Da un lato, si ha una quota crescente di navi moderne e conformi alle normative, mentre dall’altro, una coorte numerosa e obsoleta, più lenta, meno efficiente e sempre più penalizzata dalle normative sulle emissioni. Questa divergenza non farà che aumentare nei prossimi cinque anni”.
Kirkham ha aggiunto che il vantaggio commerciale delle navi più giovani sarà probabilmente rafforzato da un’ondata di demolizioni, poiché le pressioni normative e commerciali convergono sulla flotta di navi portarinfuse datate. Un numero crescente di navi si sta avvicinando alla terza ispezione speciale in un momento in cui le normative ambientali si stanno inasprendo e la disponibilità dei bacini di carenaggio sta diventando sempre più limitata; gli armatori si trovano di fronte a una scelta tra costosi ammodernamenti o la cessione delle navi più vecchie a traffici meno redditizi, che potrebbero generare un eccesso di tonnellaggio.
Con le navi più giovani sempre più favorite per i noleggi a lungo termine e le attività commerciali in linea con i criteri Esg, Kirkham ha affermato che la stratificazione della flotta sta già plasmando i risultati commerciali. Le navi moderne stanno imponendo tariffe premium e attirando l’interesse dei maggiori trader di materie prime e degli operatori quotati in borsa, mentre il tonnellaggio più vecchio si sta concentrando sempre più su traffici regionali più brevi, spesso operando in giurisdizioni con una supervisione normativa meno rigida.
Guardando al futuro, Kirkham ha affermato che le dinamiche di offerta più restrittive, guidate dalla demolizione, dall’invecchiamento della flotta e dall’evoluzione normativa, probabilmente giocheranno un ruolo determinante nel delineare le opportunità di mercato nei prossimi anni. “Mentre il settore si muove verso una flotta più snella ed efficiente, gli stakeholder devono adottare una mentalità più basata sui dati” ha concluso Kirkham. “Stiamo entrando in un ciclo in cui i vincitori saranno coloro che avranno la visione più chiara”.
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