Finisce all’Antitrust il duello a Gaeta fra Steinweg Gmt e Intergroup
Osservazioni del garante all’Adsp relative ad accessibilità alle aree comuni e alla durata delle concessioni

Pendenti da mesi le istanze di Intergroup e Gmt – Steinweg per il rilascio da parte dell’Autorità di sistema portuale del Lazio di concessioni sul piazzale Regina Sofia del porto di Gaeta, retrostante la banchina Cicconardi, sulla procedura è ora intervenuta l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.
L’ultimo bollettino dell’Antitrust, infatti, riporta alcune osservazioni, indotte da “segnalazioni pervenute da alcune imprese che svolgono operazioni portuali nel porto di Gaeta”. Il primo tema portato all’attenzione del Garante attiene alla particolare condizione di accessibilità dell’area, raggiungibile solo attraverso due passaggi al di sopra del fossato che la separa dalla viabilità generale dello scalo.
“L’agevole accesso al Piazzale Regina Sofia da parte delle imprese autorizzate a svolgere operazioni portuali nel porto di Gaeta e la disponibilità di adeguate aree anche per le imprese autorizzate a tali operazioni ma non concessionarie di aree (aree previste dall’articolo 18, comma 4, della legge 84/1994) appaiono precondizioni essenziali per lo svolgimento in concorrenza delle operazioni portuali nel porto di Gaeta, in modo da favorire lo sviluppo efficiente dei traffici commerciali nel porto. Per tale motivo, si ritiene che le istanze di concessione che rendessero difficoltosa la libera fruibilità del suddetto ponte di scavalco per accedere alle aree logistiche del Piazzale Regina Sofia sarebbero in contrasto con i principi concorrenziali di cui alla legge n. 287/1990”.
Non è tutto, perché sul tema l’Agcm ha rilevato anche che “l’estensione dell’area dell’eventuale concessione esclusiva dovrebbe essere limitata e individuata in modo da non svantaggiare ingiustificatamente le imprese non concessionarie autorizzate ex articolo 16 della legge 84/1994 nella concorrenza per l’espletamento delle operazioni portuali e la fornitura di servizi portuali; occorrerebbe ad esempio evitare che le aree logistiche non riservate siano di dimensioni e/o conformazione e/o localizzazione che ne rendano disagevole o economicamente poco attrattivo l’utilizzo”.
Il secondo tema all’attenzione dell’Agcm è quello della durata della concessione. Intergroup chiedeva 30 anni e Gmt 15. Secondo il Garante, però, “una durata pluridecennale, quale quella richiesta da uno degli istanti – riferimento che parrebbe quindi a Intergroup – sembrerebbe eccessivamente restrittiva della concorrenza alla luce della tipologia di investimenti previsti e della loro vita utile, tenuto anche conto che il valore residuo non ammortizzato di tali investimenti potrebbe essere corrisposto al concessionario uscente da quello entrante in caso di nuova gara”.
Da qui l’invito all’Adsp ad “attentamente valutare la durata dell’eventuale concessione, in modo da bilanciare adeguatamente l’esigenza del concessionario di sviluppare efficacemente le attività previste nel piano di impresa con la necessità di restringere la concorrenza solo quanto strettamente necessario a tale sviluppo efficiente”.
Intanto nei giorni scorsi l’Adsp ha pubblicato una nuova istanza di Gmt, relativa a soli 3.600 mq, collocati sull’area del Piazzale della Logistica, da adibire per operazioni portuali, merci in colli e/o container, per una durata pari a quella dell’autorizzazione alle operazioni portuali della società genovese, cioè fino a tutto il 2026.
A.M.
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