Arrivato a Ravenna il maxi-bacino per la costruzione della diga a difesa del rigassificatore
La fabbrica galleggiante di Acciona era partita dalla Spagna e in Adriatico costruirà 35 cassoni per la nuova infrastruttura

Dopo 20 giorni di navigazione partendo dal porto di Cadice e attraversando il Mediterraneo, è arrivato nel porto di Ravenna questa mattina il bacino Kugira II che servirà per costruire i cassoni della nuova diga a protezione del rigassificatore offshore di Snam.
Secondo quanto reso noto dall’Autorità di sistema portuale del Mar Adriatico centro-settentrionale, la fabbrica galleggiante di proprietà del gruppo spagnolo Acciona è lunga 66 metri e larga 42 metri; si tratta di uno dei bacini più grandi del Mediterraneo per questo genere di attività.
“Nei prossimi mesi al suo interno saranno costruiti i 35 cassoni che poi saranno trainati da rimorchiatori al rigassificatore per fungere da base alla diga frangiflutti che dovrà riparare dalle condizioni meteomarine avverse l’impianto, garantendone il funzionamento in sicurezza e con più continuità” spiega la port authority romagnola.
Ricordando infine che “l’opera, del valore di oltre 200 milioni di euro, è stata assegnata dall’Autorità Portuale di Ravenna al raggruppamento di imprese con capogruppo Rcm Costruzioni – azienda impegnata da anni nel settore delle opere marittime che a Ravenna ha già realizzato la prima fase del grande Progetto dell’Hub Portuale – mandataria e, come mandante, il Gruppo spagnolo Acciona, attivo nelle grandi infrastrutture complesse, nel settore dell’energia e negli impianti di trattamento delle acque.
Il rigassificatore al largo della costa ravennate è stato realizzato da Snam che vi ha investito più di un 1 miliardo e 300 milioni di euro”.
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