Gestito da Labrolines e Fhp il varo di un superyacht di 67 metri a Marina di Carrara
La complessa operazione è avvenuta in stretta collaborazione tra l’agenzia marittima toscana e il Terminal Fhp

Nel porto di Marina di Carrara è stato recentemente varato un imponente scafo di 67 metri. Le complesse attività di movimentazione e messa in acqua sono state interamente seguite dall’agenzia marittima Labrolines, in stretta collaborazione con il Terminal Fhp. Grazie a un’attenta programmazione e un rigoroso impegno, lo scafo è potuto entrare in acqua dopo solo sei ore dal suo ingresso in porto.
Labrolines, società con sede legale a Livorno e operativa a Marina di Carrara, come spiega l’amministratore delegato Giancarlo Fruzzetti, collabora regolarmente con la maggior parte dei cantieri nautici, non solo in Toscana ma anche in altre regioni. “Sono lavori di routine che facciamo con tutti i cantieri. Nell’ultimo periodo, ovviamente, questo tipo di servizio è incrementato data la fase di crescita che sta vivendo il settore nautico”.
L’attività di Labrolines in queste operazioni si concentra sull’organizzazione completa dei servizi necessari per la movimentazione dei superyacht, dal sito di costruzione alla destinazione finale, includendo tutte le varie fasi: “Organizziamo il tutto dal ritiro dell’imbarcazione nel sito dove viene costruita, quindi trasferimento via terra, varo, trasferimento via mare, fino al sito di destinazione che ci viene indicato dal cantiere,” ha spiegato Fruzzetti, specificando che dal lato delle attrezzature necessarie per queste operazioni, l’agenzia si avvale dei mezzi del terminal portuale.
Per l’agenzia marittima, attiva dal 1984, il segmento della nautica da diporto copre attualmente circa il 40% del lavoro totale, una percentuale notevolmente aumentata negli ultimi due o tre anni che riflette il dinamismo del comparto superyacht e la crescente richiesta di servizi specializzati. Una crescita dell’attività che però, spiega Fruzzetti, comporta anche delle sfide, in particolare per la carenza di spazi adeguati, che non riguarda solo i cantieri produttori, ma anche chi – come Labrolines – deve organizzare i trasferimenti, i depositi e le soste di imbarcazioni di queste dimensioni.
“Le operazioni di trasferimento, come quelle che portano uno scafo varato a Marina di Carrara verso cantieri di allestimento finale a Viareggio o Livorno, presentano complessità logistiche significative legate alla viabilità stradale, che spesso richiede trasferimenti notturni e l’ottenimento di permessi specifici, e sfide con la disponibilità di spazi e banchine nei porti commerciali” continua Fruzzetti, che aggiunge “A Viareggio si somma anche il problema dei fondali, che impone operazioni in condizioni di mare calmo per i superyacht di grandi dimensioni, a causa dell’insabbiamento. Ci interfacciamo costantemente con gli enti preposti per la gestione di queste problematiche, sebbene la burocrazia italiana possa rallentare i tempi di risposta.”
Nonostante queste difficoltà, la prospettiva di sviluppo per l’attività di Labrolines rimane positiva, con l’obiettivo di mantenere un alto livello di servizio ai clienti, e, di conseguenza, favorire l’incremento del proprio business. Per gestire l’aumento dei volumi, l’azienda si organizza in modo proattivo: “a inizio anno, i cantieri di riferimento ci forniscono le schedule di costruzione, dettagliando le previsioni sui vari e sui trasferimenti. Su queste pianificazioni organizziamo la nostra operatività, sia per i trasferimenti via terra che per quelli a rimorchio via mare, per assicurare un servizio efficiente e puntuale nonostante le complessità logistiche e infrastrutturali del settore” conclude Giancarlo Fruzzetti.
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