Rimorchio portuale prorogato nello Stretto, limitazione a Gioia Tauro
In entrambe le aree è prevista a breve la riaggiudicazione del servizio, ora in capo a Medtug (Msc – Boluda)

Già limitato nel settembre scorso il numero dei prestatori del servizio di rimorchio in ambito portuale ad un unico concessionario, ora la Capitaneria di porto di Messina – Autorità Marittima dello Stretto ha deciso, ricevutane la disponibilità, di prorogare l’affidamento a Rimorchiatori Augusta, società del gruppo Medtug di Msc.
Nel decreto si definisce “inevitabile la proroga nelle more della definizione della nuova organizzazione del servizio e dell’espletamento delle procedure di gara per l’affidamento del servizio di rimorchio in concessione”, al fine di “garantire la continuità dell’erogazione del servizio di rimorchio, servizio di pubblico interesse generale diretto a garantire la sicurezza della navigazione e portuale, sino alla conclusione del procedimento amministrativo per l’individuazione del concessionario”.
In ballo c’è l’aggiudicazione del servizio nei porti di Messina, Milazzo e Area di sicurezza dello Stretto che comprende i porti di Tremestieri, Reggio Calabria e Villa San Giovanni.
Intanto sulla sponda calabrese la Capitaneria di Gioia Tauro ha proceduto a limitare il numero dei prestatori del servizio di rimorchio a un concessionario, anche qui in vista della riaggiudicazione del servizio ora in capo a Medtug. Consueta la motivazione: “Il servizio di rimorchio portuale è un servizio universale che si svolge in un mercato chiuso in cui l’offerta è vincolata dagli standard di sicurezza stabiliti dall’Autorità marittima in termini di quantità e qualità dei servizi potenzialmente erogabili; che, di conseguenza, i servizi effettivamente rogati saranno sempre inferiori a quelli potenzialmente erogabili; che i costi sostenuti dal fornitore del servizio presentano una preponderanza dei costi fissi e semi-fissi (capitale investito, costo del personale, ecc.) rispetto ai costi variabili relativamente molto più contenuti”.
Secondo la Capitaneria, inoltre, “un’ipotetica situazione di concorrenza nel mercato di rimorchio portuale (servizio che si svolge in un ambito e in un mercato ristretti, a fronte di standard di sicurezza stabiliti dall’Autorità marittima, caratterizzato da una domanda derivata in quanto indipendente dalle scelte imprenditoriali del fornitore) si rivelerebbe controproducente per il mantenimento degli standard minimi di sicurezza richiesti per il servizio”.
Ragion per cui “la concessione del servizio di rimorchio nel porto di Gioia Tauro ad un unico soggetto costituisce la soluzione più efficiente, capace cioè di garantire gli standard qualitativi e di sicurezza al costo minore, anche in considerazione al traffico attuale”.
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