Steganini (Ciane) precisa: l’azione verso Petromar assunta in piena autonomia dai lavoratori
L’azienda tre anni fa si era rivolta (senza successo) all’Autorità Marittima con un’opposizione all’istanza di concessione avanzata allora dalla società nuova entrante

Riceviamo e volentieri publichiamo la precisazione giunta da Luca Steganini, amministratore unico di Ciane Spa, in merito alle ultime notizie pubblicate sulla vicenda che riguarda l’attività di bunkeraggio del porto di Genova, l’ingresso di un secondo operatore (Petromar Srl) e il recente fermo della bettolina San Giorgio I da parte della Capitaneria di Porto di Genova.
In riferimento all’articolo comparso il 28/07 su SHIPPING ITALY intitolato “Ciane coglie nel segno, fermata una bettolina di Petromar in porto a Genova”, desideriamo precisare quanto segue:
– La legittima attivazione presso le istituzioni competenti da parte dei sindacati dei marittimi della Ciane Spa – con l’evidente finalità non tanto di nuocere agli armatori dell’unità poi fermata quanto di operare nella tutela del proprio posto di lavoro – è stata assunta in piena autonomia dai lavoratori e senza nessuna “sponsorizzazione” da parte della Ciane Spa, evidentemente alla luce di anomalie riscontrate nel confronto giornaliero con l’attività prestata dalla nuova concorrenza;
– non è costume della ns. azienda perseguire qualunque finalità per mezzo di terzi: le conseguenze che si prevedevano – e che si stanno puntualmente verificando nel bunkeraggio oggi, dopo l’avvenuta entrata in attività (fine maggio scorso) del nuovo concessionario – sono le stesse che erano state anticipate dalla Ciane già tre anni fa, rivolgendosi doverosamente all’Autorità Marittima in sede di opposizione all’istanza di concessione allora avanzata dalla Petromar Srl;
– di dette conseguenze la più grave appare la riduzione del numero dei posti di lavoro di marittimi italiani (il 100% di quelli da anni imbarcati sui mezzi della Ciane) a favore di marittimi stranieri, con le negative conseguenze anche sul livello generale di un servizio che sin qui aveva sempre incontrato la soddisfazione degli utenti: solo da qui evidentemente scaturisce l’iniziativa dei lavoratori e dei sindacati.
A fronte di ciò, invitiamo dunque a non attribuire alla scrivente azioni trasversali o “suggerimenti” di ogni sorta, quale invece si può facilmente desumere dal titolo del citato articolo: il fermo di una bettolina (pur di un concorrente) operante nel locale servizio di bunkeraggio non rientra certo fra gli auspici della ns azienda, che negli oltre 75 anni di attività nel settore ha sempre perseguito la qualità del servizio reso a tutta l’utenza, fronteggiando spesso anche sensibili avversità e sempre mirando a garantire un servizio di qualità senza mai giocare sulla testa dei propri lavoratori.
Se oggi il numero dei marittimi imbarcati sui propri mezzi è in forzata prospettiva di riduzione (anche per via dell’avvenuta vendita all’estero di uno dei propri mezzi nautici, ormai in soprannumero rispetto alle ridotte opportunità di servizio) ciò è conseguenza della comparsa di alto operatore, che tra l’altro – essendo emanazione di uno dei principali dealers dei prodotti bunker – gode anche di una chiara posizione privilegiata all’interno della filiera stoccaggio / vendita / trasporto del bunker.
Auspichiamo che un approccio corretto da parte di chiunque concorra a ricomporre auspicabilmente quel clima di serenità operativa che, pur di fronte a non poche criticità, ha sempre contraddistinto l’attività della Ciane Spa.
Luca Steganini
Amministratore Unico Ciane Spa
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