• Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

logo shipping italy
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
  • Home
  • Navi
  • Porti
  • Spedizioni
  • Cantieri
  • Interviste
  • Politica & Associazioni
  • Inserti speciali
  • Market report
Il quotidiano online del trasporto marittimo

Il quotidiano online del trasporto marittimo

Porti

Bloccato l’imbarco di armi su una nave di Bahri al porto di Genova

I lavoratori portuali in protesta dopo avere scoperto che l’unità approdata al Gmt trasporta in stiva diversi armamenti

di REDAZIONE SHIPPING ITALY
7 Agosto 2025
Stampa
Calp – sospetto carico militare

Stoppato l’imbarco di materiale bellico su una nave cargo saudita nel porto di Genova: la Bahri Yanbu aveva già in stiva mezzi anfibi americani e casse di munizioni da cannone, quando una ispezione del personale portuale ha portato alla luce il cari di armi e mezzi in stiva. Quanto basta per far scattare il blocco da parte di sindacati confederali e Calp uniti nella protesta: domani i lavoratori saranno in presidio dalle 8 davanti ai cancelli del terminal Gmt.

A dare notizia dello stop all’imbarco è stata nel pomeriggio la Filt Cgil dopo una giornata di forte tensione iniziata dalla mattina con il presidio organizzato dal Collettivo autonomo lavoratori portuali (Calp) davanti alla sede dell’Autorità di sistema portuale.

Nonostante sembrava fosse tornato il sereno dopo le spiegazioni dell’Adsp genovese, la situazione si è ulteriormente complicata nel pomeriggio. Mentre una delegazione di Calp e rappresentanti sindacali si trovava in Autorità Portuale e in Prefettura per chiedere rassicurazioni e l’istituzione di un osservatorio permanente sul traffico di armamenti, i portuali operativi al terminal Gmt hanno scoperto che sulla Bahri Yanbu, proveniente da Dundalk (Usa), erano stivati mezzi anfibi militari americani e container classificati 1-E1.1, ovvero materiale esplosivo (probabilmente proiettili da cannone). La scoperta è stata immediatamente resa nota dal Calp e dall’Unione Sindacale di Base (Usb), che hanno annunciato un nuovo presidio per domani mattina. Poco dopo, la nota della Cgil sul blocco dell’imbarco.

Le autorità avrebbero comunque confermato “in maniera documentata” che il trasporto del materiale sarebbe avvenuto nel rispetto delle normative vigenti. Tuttavia Filt-Cgil ha espresso “la preoccupazione dei lavoratori interessati” per la possibilità che quel carico venga impiegato in teatri di guerra e in aree colpite da emergenze umanitarie, in particolare nella Striscia di Gaza. “Vista la scarsa trasparenza in tutta la procedura e le carenze di informazioni fornite a sindacato e lavoratori – si legge in una nota – dichiariamo il blocco dell’imbarco del materiale bellico interessato sulla nave Bahri Yanbu”. L’Autorità Portuale ha smentito il coinvolgimento di Israele, precisando che il materiale segnalato non sarebbe diretto verso Tel Aviv o Haifa. Tuttavia, le rassicurazioni non sono bastate a placare le proteste.

Il presidio del mattino, cui hanno preso parte portuali, attivisti e movimenti pacifisti, era stato convocato per chiedere chiarezza sulla presenza di armamenti nei traffici portuali e sulle destinazioni finali dei carichi. A innescare la mobilitazione era stata una segnalazione dei giorni scorsi relativa a un presunto carico bellico proprio al terminal Gmt. Il collettivo Calp aveva denunciato una possibile violazione della legge 185/90, che vieta l’esportazione di armi verso Paesi coinvolti in conflitti armati o responsabili di gravi violazioni dei diritti umani.

L’Autorità di sistema portuale ha comunicato all’Ansa i dati sui traffici commerciali con Israele: nei primi sei mesi del 2025 i porti di Genova e Savona-Vado hanno movimentato circa 17 mila Teu, di cui 13.500 container pieni. Il 75% dei volumi è rappresentato dall’export. Il dato del primo trimestre risulta in crescita del 13,4% rispetto allo stesso periodo del 2024.

Le tensioni in banchina a Genova erano emerse per un carico militare sospetto che doveva essere imbarcato con destinazione il Medio Oriente.

Alla fine è emerso che si tratta di un cannone prodotto dalla Oto Melara e destinato a una nave Fincantieri che si trova nel cantiere di Abu Dhabi l’armamento fotografato dai portuali del Calp nei giorni scorsi. A spiegarlo ai lavoratori portuali e agli studenti di Cambiare Rotta in presidio davanti a palazzo San Giorgio è stato il segretario generale della locale Autorità di sistema portuale, Paolo Piacenza, dopo un confronto con le prefetture di Genova e della Spezia.

“Dall’autorità portuale abbiamo ricevuto rassicurazioni circa il fatto che questo carico non violi la legge 185/90 e non sia destinato a un Paese impegnato direttamente in un conflitto bellico” ha spiegato il portavoce del Calp e sindacalista Usb José Nivoi. “Nello stesso tempo – ha aggiunto – abbiamo fatto richiesta di un osservatorio sugli armamenti che coinvolga tutte le istituzioni che hanno competenza in materia in modo da poter avere informazioni tempestive e puntuali ogni volta che vengano segnalati carichi sospetti nel porto di Genova ed evitare il rimpallo di responsabilità a cui abbiamo assistito negli anni scorsi”. Da parte dell’autorità portuale “abbiamo trovato oggi – ammette Nivoi – una maggiore volontà di dialogo rispetto al passato”.

Il segretario generale Piacenza ha raccolto la proposta dei portuali che dovrà essere comunicata e vagliata dagli altri soggetti, come Capitaneria, Prefettura e Comune di Genova. Parallelamente in Prefettura è stata appunto ricevuta una delegazione dei sindacati confederali (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti) che a loro volta ieri avevano chiesto chiarimenti urgenti sul carico minacciando il blocco dell’attività se fosse emerso che era destinato – avevano spiegato in una nota – al massacro del popolo palestinese.

Dopo l’incontro avuto davanti a palazzo San Giorgio, però, il Calp è tornato ad alzare la voce. “Proprio mentre discutevamo con le autorità, con fiducia e determinazione, insieme ai nostri compagni e compagne, a bordo della Barhi Yambu — attraccata da poco al terminal Gmt e in attesa di caricare, forse, il cannone Oto Melara — i lavoratori saliti a bordo hanno trovato la nave carica come raramente accaduto: sistemi d’arma, esplosivi, munizioni” scrivono in una nota. “A seguito delle foto e dei video scattati – aggiungono – gli ufficiali hanno fatto intervenire gli agenti della Delta (l’agenzia marittima che rappresenta Bahri in Italia, ndr), già presente sul posto, per far cancellare i filmati. Ma non sono riusciti completamente nel loro intento”.

Calp conclude il suo messaggio convocando un presidio a Ponte Etiopia per domani mattina e dicendo: “Le parole iniziano a non bastare più. Ci vediamo domani mattina, alle ore 8, in presidio a Ponte Etiopia. Vedremo lì come andrà. Se volevate farci arrabbiare, ci siete riusciti”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER QUOTIDIANA GRATUITA DI SHIPPING ITALY 

SHIPPING ITALY E’ ANCHE SU WHATSAPP: BASTA CLICCARE QUI PER ISCRIVERSI AL CANALE ED ESSERE SEMPRE AGGIORNATI

Futuro Srl sarà il main sponsor del SHIPPING ITALY Tennis Tournament

Attenzione: errori di compilazione
Indirizzo email non valido
Indirizzo email già iscritto
Occorre accettare il consenso
Errore durante l'iscrizione
Iscrizione effettuata
Market Report
Tutte le notizie
post_speciale BREAK BULK ITALY 2025
Pubblicato il nuovo inserto speciale dedicato a BREAK BULK ITALY 2025
In 54 pagine il riassunto delle immagini, dei video, degli interventi e dei contenuti emersi durante i lavori del Business…
  • 2025
  • BREAKBULK ITALY
  • contenuti
  • foto
  • heavy lift
  • inserto speciale
  • interviste
  • Mestre
  • notizie
  • panel
  • porti
  • project cargo
  • relatori
  • speaker
  • spedizioni
  • trasporti eccezionali
  • video
1
Inserti speciali
29 Novembre 2025
Seaborne_passengers_embarked_and_disembarked_in_all_ports,_2019,_2023_and_2024_(million)
Italia ancora leader per passeggeri in Europa, ma con meno crocieristi del 2019
Dati quinquennali Eurostat: Napoli sale al terzo posto nel podio della graduatoria dei porti più trafficati (tutto tricolore grazie allo…
  • 2019
  • 2024
  • AdSP
  • crociere
  • crocieristi
  • passeggeri
  • porti italiani
  • traffico
2
Market report
27 Novembre 2025
Stazione Marittima di Napoli – Caremar e Grandi Navi Veloci – Molo Beverello – Napoli- Caremar
La Campania si prepara alla riassegnazione dei servizi marittimi regionali
Avviata la verifica di mercato rivolta agli armatori. Prorogato a tutto il 2026 il contratto con Caremar in vista della…
  • Alilauro
  • Caremar
  • Medmar
  • Napoli
  • Snav
2
Politica&Associazioni
25 Novembre 2025
Fedespedi
Terminal container italiani, superato il miliardo di fatturato
Pubblicata l'annuale analisi di Fedespedi: comparto in crescita nel 2024, ma i newcomer soffrono
  • Fedespedi
  • lasct
  • MCT
  • SECH
  • Soteco
  • Terminal Flavio Gioia
  • Vado Gateway
1
Market report
21 Novembre 2025
Edison bunkeraggio Gnl Silver Ray a Trieste – Ravenna Knutsen
Assogasliquidi-Federchimica danno i numeri del conto salato di Ets e Ets2
Secondo Bip Consulting previsti costi in aumento di circa il 50% per i trasporti marittimi e poco meno del 10%…
  • Assogasliquidi
  • BioGnl
  • Federchimica
  • Gnl
  • Pnrr
3
Politica&Associazioni
19 Novembre 2025
Il quotidiano online del trasporto marittimo
  • Chi siamo
  • Contatti
  • Perchè
  • Pubblicità
  • English

© SHIPPING ITALY (Riproduzione riservata – All rights reserved)
Testata iscritta nel registro stampa del Tribunale di Genova n.608/2020 edita da Alocin Media Srl
Direttore responsabile: Nicola Capuzzo

  • Informativa Cookie
  • Informativa Privacy
  • P. IVA: 02499470991
Credits: Edinet s.r.l. - Pietra Ligure (SV)