Caso di apologia del fascismo segnalato su una bettolina in porto a Genova
Fit Cisl ha sollevato il caso avvenuto a bordo di una bettolina di Petromar raccogliendo il racconto di un marittimo imbarcato su un altro mezzo della concorrente Ciane

Il bunkeraggio navale nel porto di Genova torna a fare discutere ma questa volta non per la concorrenza fra l’operatore incumbent (Ciane) e il nuovo entrante (Petromar).
Il sindacato Fit Cisl Liguria con una nota ha infatti segnalato “un episodio accaduto in data 23/08/2025 nel porto di Genova a un nostro iscritto imbarcato sulle unità che svolgono servizio di bunkeraggio in porto a Genova. Durante lo spostamento da una banchina dove viene caricato il prodotto da consegnare alle navi, in procinto di consegnare un servizio, da un’altra delle imbarcazioni adibite allo stesso servizio, la M/c San Polo appartenente all’altra società concessionaria del servizio, la Petromar S.r.l. con sede a Venezia, si diffondeva ad alto volume la canzone ‘Faccetta Nera’, tristemente nota come inno del fascismo”. Il racconto prosegue aggiungendo che “a bordo erano inoltre presenti persone che accompagnavano la musica con saluti romani, rivolti proprio verso la mia unità. Il fatto è avvenuto presso una delle banchine del Terminal Rinfuse, nello specifico Ponte Rubattino”.
Fit Cisl evidenzia come il fatto sia considerato “particolarmente grave e inaccettabile, sia per il luogo in cui è avvenuto — Genova, città insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza e simbolo di lotta per la libertà e la democrazia — sia per la fama del porto di Genova e dei suoi lavoratori, da sempre sensibili ai temi che possano in qualche modo ledere diritti democratici o comunque riconducibili alla Costituzione italiana”.
La nota del sindacato si conclude dicendo: “Siamo certo che le istituzioni e le autorità competenti non vorranno sottovalutare l’accaduto e auspichiamo che vengano intraprese azioni concrete per evitare che simili episodi possano ripetersi in futuro, soprattutto in un contesto dove i lavoratori hanno da sempre dimostrato sensibilità e attenzione a determinati temi di rilevanza etica”.
La società Petromar con un messaggio inviato a SHIPPING ITALY, ha preso le distanze dall’accaduto e ha informato di aver avviato un’indagine interna che potrebbe portare a procedimenti disciplinari nei confronto dei responsabili qualora i fatti descritti fossero confermati.
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